Tra le facoltà mentali, l’immaginazione è la
più potente. Se per esempio scorgo nella penombra una corda arrotolata e la
scambio per un serpente, vengo assalito dalla paura: il cuore accelera, la
pressione si alza, i muscoli si contraggono, ho una scarica di adrenalina e
così via. Tante modificazioni fisiche per un pensiero.
Mentre la paura è del tutto reale, l’oggetto è
del tutto immaginario. L’oggetto è un pensiero. E un pensiero può provocare
vere e proprie malattie mentali.
Ma è anche vero il contrario: un’immaginazione
positiva può scatenare effetti benefici: calma, rilassamento, distensione,
rilascio di ormoni benefici, ecc.
Ecco perché in meditazione si cercano immagini
positive o, meglio ancora, si cerca di far tacere la mente con tutte le sue
interpretazioni.
Anche Dio è il prodotto di questa
immaginazione.
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