Al di là di ogni discorso su Dio, che rimane
comunque poco verificabile e praticabile, la meditazione dice: se hai un’anima,
se sei un essere animato, se sei
un’anima, allora devi percepirla.
Che cos’è questa anima se non esattamente ciò
che sei e che senti quando fai tacere ogni altro pensiero e sentimento?
Raccogliti, abbandona per un po’ le solite
attività materiali e mentali e sperimenta
direttamente questo tuo centro o cerchio. Il centro è il nucleo, il cerchio è l’insieme
che però potrebbe essere troppo vasto per percepirlo.
Quando avrai lasciato ogni altro interesse,
pensiero e occupazione, quel senso di calma e di pace, quel senso di infinito,
quel pozzo buio in cui brilla una luce, quella “caverna del tuo cuore”, quella
sensazione di silenzio cosmico, quello è il tuo sé, la tua anima, non questo
ego perennemente indaffarato a percepire e a concepire, ossessionato dall’ansia,
dalla paura, dal desiderio e dalla mancanza.
Non si tratta di aver fede, come nel caso di
Dio, ma di sperimentare direttamente,
senza altre mediazioni e interferenze, senza altre distrazioni. Entra nella tua
anima, spogliandoti di ogni altro pensiero e sentimento.
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