Sembra che la nostra meta sia essere
liberi dalla sofferenza. E, per un po’ ci riusciamo, quando siamo sani
fisicamente e psicologicamente. Ma, alla fine, qualche sofferenza salta sempre
fuori. Nessuno è esente. Prima o poi qualcosa si abbatte sulla nostra testa.
Allora dobbiamo imparare una
fondamentale lezione della vita. Non essere liberi dalla sofferenza, ma essere liberi nella sofferenza.
Come?
Evidentemente trovando quel posto
dentro di noi che è consapevole del nostro dolore, senza esserne coinvolto.
C’è già questo spazio di libertà se
sappiamo guardare, se sappiamo disidentificarci dalle vicende di tutti i giorni
– e dal nostro stesso ego, che indubbiamente soffre, imprigionato com’è nei
suoi stessi condizionamenti.
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