La mente è avida, perché è sempre protesa
a desiderare qualcosa, a volere ciò che non ha, a fare piani, a programmare e a
progettare. In breve, pensa che la felicità, la realizzazione della vita, sia
sempre nel futuro.
E così si perde il presente. John
Lennon diceva che la vita è ciò che ti accade mentre sei occupato a fare altri progetti.
Verissimo. Ci sembra che la vita, la vera vita, sia sempre un po’ più in là.
Invece la vita è proprio qui.
Il pregio della meditazione è di farci
riportare l’attenzione al momento presente.
Può darsi che, una volta ottenuto ciò
che desideriamo o ciò per cui lavoriamo, saremo felici. Ma può anche darsi di
no. Può darsi che in quel momento saremo delusi e ci metteremo a cercare
qualche nuovo oggetto del desiderio.
L’unica cosa certa è questo momento. Se siamo felici ora,
siamo felici. In futuro, non si sa. Non si sa neppure se ci saremo.
Addestriamoci dunque ad apprezzare il
momento che viviamo. Fermiamoci magari un minuto, guardiamoci intorno ed
esaminiamo ciò che proviamo.
Se abbiamo una mente agitata, una
mente divorata dal desiderio, vuol dire che non siamo felici. Se la mente è
calma, abbiamo già tutte le condizioni per essere felici o almeno sereni.
Mentre facciamo grandi progetti,
apprezziamo l’uccellino che si posa sul balcone, il fiore di una pianta, la
buona salute, un bel respiro, un frutto che mangiamo, un attimo di silenzio, una
boccata d’aria.
La felicità dipende poco dalle
condizioni esterne, e molto da ciò che proviamo in questo attimo. Non ci
facciamo mangiare la vita del presente sognando un futuro che sarà comunque
diverso da come lo avevamo immaginato.
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