venerdì 9 dicembre 2016

La paura e la gioia

La paura nasce essenzialmente dall’ignoto, da ciò che non conosciamo. Se per esempio conoscessimo già l’esito di un esame, non ne avremmo paura.
In tal senso la paura è un segnale importante. È un segnale di allarme, qualcosa che ci induce a stare più attenti e concentrati. Se camminiamo in una strada di notte, abbiamo paura perché non sappiamo dove andiamo e che cosa potremmo incontrare. Ma, in tal modo, teniamo gli occhi bene aperti e i sensi all’erta.
Dunque, più che scappare dalla paura, dobbiamo interrogarci sulla via che ci indica. Nell’ignoranza, sulla strada buia, è come avere delle pietre miliari che ci dicono: vai qui, non andare là.
Ma, per andare avanti, non basta.
La via è segnata da due forze opposte, due diverse pietre miliari: ciò che ti dice la paura e ciò che ti dice la gioia. Dobbiamo tenerle presenti entrambe. Nel buio, sono come segnali di un radar che segnano il percorso. E ci dicono ciò che possiamo fare e ciò che non dobbiamo fare.
Siamo noi che dobbiamo ascoltare noi stessi, i sentimenti e le emozioni che proviamo.

Più si conosce, più diminuisce la paura.

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