Forse non ce ne accorgiamo, ma l’essenza
della vita è il movimento. Dobbiamo
muovere di continuo non solo il corpo, ma anche la mente e i desideri. Niente
può essere stabile, fisso e immobile troppo a lungo.
Ma perché questo instancabile
movimento? Perché questo ci impedisce di prendere coscienza della realtà. È come una difesa, uno scudo – e una
forma di alienazione.
Se ci fermiamo, infatti, cambia
tutto.
È per questo che l’essenza della meditazione
è l’immobilità, fisica e mentale.
Noi siamo dei guastafeste, dei ribelli.
Andiamo controcorrente. Sappiamo che, per raggiungere la fonte, bisogna
risalire il fiume della vita.
Proviamo a tener fermo il corpo, il
respiro e in particolare gli occhi. Vi è un rapporto diretto fra il movimento
degli occhi e i movimenti della mente. Fermando gli occhi si ferma la mente.
Lo yoga lo sa.
E, fermando la mente, si vede all’improvviso
tutto diverso. Si esce dalla tirannia degli schemi condizionati, di ciò che
qualcuno vorrebbe impedirci di vedere.
Per diradare il mistero che ci
avvolge, dobbiamo fare il contrario di ciò che facciamo abitualmente.
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