Siamo noi che diamo agli altri un
potere che in sé non avrebbero. Quel potere è in realtà una nostra proiezione.
Se ci innamoriamo di qualcuno, quella
persona avrà su di noi un enorme potere, che noi stessi le abbiamo conferito.
Basta un sua parola o un suo sguardo per renderci felici o infelici. Mentre non
è così per le altre persone.
Quando poi ci disamoriamo, ritorniamo
alla realtà. Vediamo quella persona priva delle nostre proiezioni. E ora non ha
più potere su di noi.
Ebbene, dovremmo guardare la realtà
così come guardiamo una persona i cui ci siamo prima innamorati e poi disamorati.
Il che non significa che debba essere orribile: è semplicemente diversa.
Passare dall’infanzia alla maturità dello sguardo. Passare da una visione
romantica o mitica ad una visione il più possibile obiettiva della realtà.
Solo così la vediamo per quello che è
e non per quello che le attribuiamo noi.
Stiamo dunque attenti a come guardiamo, ai sentimenti che proviamo
mentre guardiamo.
Nessun commento:
Posta un commento