L’antica idea di Dio è quella di un
Essere che un giorno si sveglia e dice: “Oggi ho voglia di creare qualcosa”, e
dal nulla dà origine al cosmo. Il cosmo dunque è il suo creato e lui ne resta
il padrone, il Dominus. In tal modo egli sarebbe responsabile delle cose che
non vanno e resterebbe sempre distinto e separato da ciò che ha creato.
Ma esiste un’altra idea. Che non ci
sia questa separazione tra la Forza che crea e il cosmo creato. Tutto è uno, e
tutto e infinito. Non c’è quindi né un inizio né una fine, e il cosmo è l’evoluzione
o il gioco di un’Energia che è presente in ogni ente creato. Il divino non è
quindi più rintracciabile come un Essere a se stante. Tutto è essere, tutto è
divino. E tutto è corresponsabile.
La presa di coscienza che il divino è
in ogni essere vivente cambia il nostro rapporto con il mondo. Non esiste più
un Dominus, il Signore, ma ognuno ha la sua parte di responsabilità.
Non c’è più un contrasto tra spirito
e materia. Perché tutto è spirito, seppure a livelli differenti.
Non dobbiamo più pregare un Dio-Padre-Padrone.
Ma dobbiamo risvegliare la forza che è in noi.
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