Ascoltando o leggendo certi uomini
che si ritengono “religiosi” o anche politici o anche uomini che hanno una loro
ideologia in qualche campo, mi accorgo che non ci sono solo le persone che si
fanno di droga; ci sono anche quelle che si fanno di fede.
Sono iper-convinti che ciò che ci
raccontano sia vero. Non hanno dubbi. Vanno avanti come treni, senza
tentennamenti.
No, non vogliono vedere la realtà.
Vogliono sovrapporre alla realtà la loro convinzione, la loro fede.
È la realtà che continua
pervicacentemente a non corrispondere alle loro idee.
Un giorno irrompe con tutta la sua
violenza e in un istante li annichila.
Noi non siamo per l’esaltazione, per
il fanatismo, per la certezza assoluta, ma per una chiara e calma conoscenza,
per un avvicinamento progressivo e prudente alla verità. Facciamo ipotesi, ma attendiamo
che la realtà le confermi. Non sbandieriamo ai quattro venti la nostra verità.
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