Siamo solo ologrammi in due dimensioni? si
chiedono gli scienziati americani del Fermi National Accelerator Laboratory.
Domanda più che lecita in ambito scientifico.
Ma, ancora una volta, queste teorie, che
sembrano rivoluzionarie, sono state anticipate dalla filosofia orientale, per
la quale noi siamo simili a sogni, giochi di prestigio, miraggi, illusioni
della mente.
Per esempio, il Lankavatara Sutra afferma che “il mondo non è che un sogno” e che
si può comprendere ciò che è reale solo quando si è liberi dalle proiezioni
della mente.
“Tutto nel mondo è come un’illusione” e “coloro
che si attaccano alle immagini delle proprie proiezioni” continuano a dar vita
ad uno spettacolo fantasmagorico, “incapaci di raggiungere la quiete.”
Gli uomini, “persi nelle proiezioni, diventano
prigionieri degli attori e delle azioni della loro stessa mente.”
Lo stesso Buddha aveva detto di aver scoperto il
vero costruttore di questo mondo, il cui nome è “Illusione”.
Siamo dunque ologrammi, semplici immagini
mentali prive di consistenza, pronte a sparire in un attimo.
Da qui la sensazione d’irrealtà, da qui la
domanda “chi siamo?”… cui non possiamo rispondere. Perché quello che noi
crediamo il nostro Ego è anch’esso una proiezione.
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