sabato 9 agosto 2014

I diritti dell'uomo

In Iraq i fondatori del nuovo Califfato richiedono subito sottomissione e giuramenti di fedeltà, e chi non accetta viene cacciato via o ucciso. Questa è la democrazia delle grandi religioni, delle religioni che hanno fatto del mondo un posto orribile. Non hanno proprio il senso della libertà e del rispetto. Sono ispirate da totalitarismo e assolutismo. Pezzi di antichità che non muoiono mai e inquinano con la loro presenza la convivenza umana.
Dove queste religioni si scontrano, come in Palestina e in Israele, come in India, come in Siria, come in Africa, si vede che cosa succede, si vede l’odio distruttivo che ispirano.
È per questo che è molto meglio fare a meno delle religioni tradizionali o, per lo meno, rivolgersi a quelle che si ripromettono la liberazione dell’uomo da tutti i condizionamenti e che non vogliono imporsi con la coercizione aperta o subdola. È per questo che gli Stati democratici devono prendere le distanze dalle religioni e non sposarne una, come fa il nostro.
Anche il cristianesimo è una religione dell’assolutismo e dell’imposizione. Non sa che cosa sia la democrazia e il rispetto per chi la pensa diversamente, Il suo modello è sempre quello autoritario, gerarchico e monarchico. Il popolo non conta niente e tutto viene deciso da uno solo.
 Quel po’ di diritti umani che nelle nostre società occidentali è stato conquistato è merito dell’Illuminismo. Il riconoscimento dei diritti nasce nel ‘700 e contro la religione; anzi, dopo secoli di guerre religiose.

La cultura dei Padreterni ultraterreni è sempre collegata alla cultura dei dittatori terreni, alla cultura della negazione dei diritti umani.  

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