Contrariamente a quello che
vogliono farci credere certi teologi, non è vero che il cosmo abbia bisogno di
un creatore. Prendiamo l’esempio dei jaina dello Stato indiano del Gujarat.
Alla domanda su chi abbia creato il mondo, non rispondono: “Dio!”, perché sanno
che non potrebbero rispondere alla successiva domanda: “E Dio chi lo ha
creato?”. Ma ritengono che il cosmo sia sempre esistito e sempre esisterà. Mai
nato, mai morto. Più semplice di così!
Gli scienziati ci dicono che
c’è stato un momento d’inizio, il Big Bang, in cui un’immensa energia si è
sprigionata dando vita a tutto ciò che vediamo. Ma da dove veniva quell’energia?
Aveva avuto un qualche inizio, o il cosmo è come un’immensa ameba che ora si
espande e ora si contrae, in eterno?
Resta il fatto che il
concetto di un Dio creatore è un’ipotesi come le altre. Ma se ne può benissimo
fare a meno. Il cosmo stesso può essere considerato un organismo divino,
eterno. Fra l’altro questa concezione porta ad un rispetto per la natura che le
religioni teiste non possiedono. Tutto è divino.
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