È ciò che vivi nel presente
che fai passare per “passato”. Ma il passato lo elabori, lo “processi”, in
questo attimo. È ciò che sperimenti qui e il modo in cui lo sperimenti in questo attimo che ti fa pensare al
passato. Il passato è il pensato. Ma
il pensato è sempre nel presente.
Puoi pensare in maniera
diversa? Questa è la sfida. Ma il problema è che abbiamo una mente che è
insufficiente a comprendere (proprio
nel senso di contenere); quindi, ciò che ci sfugge del presente diventa
passato. Ce lo siamo fatti sfuggire il passato, con la conseguenza che ci
appare passato…fatto fuori da questo attimo e da questo luogo..
In realtà anche il tempo è
una forma di spazio. Il passato è avvenuto in uno spazio che è ancora e sempre
là. Il “là” è sempre contemporaneo.
Immagina i tre tempi come
tre stanze: una là (il passato), una qui (il presente) e una di là (il futuro).
E immagina di passare dall’una all’altra: cambi il tempo perché cambi il luogo
e viceversa. Non puoi cambiare spazio (luogo) senza cambiare tempo. Per questo
si parla di spazio-tempo.
Ma passato e futuro sono
altri mondi, sempre contemporanei… per chi ha la vista lunga.
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