Non sopravvalutiamo
l’aldilà. Non sogniamo paradisi e inferni, realtà fantastiche, amori senza
fine, fatti prodigiosi… Tutto sarà come nell’aldiqua: un po’ grigio, un po’
smorto, un po’ insoddisfacente, un po’ confuso… solo ad un livello inferiore
rispetto a questa realtà.
Ma anche al di là ci sarà da lottare, da
comprendere e da progredire.
L'obiezione è fin troppo facile: davvero? E chi lo dice? C'è qualcuno che lo può dimostrare? C'è qualcuno che sa come sia la situazione nell'aldilà? In realtà, questa incertezza rende ineliminabile l'ancoraggio alla vita terrena. Anche nei vari testi religiosi e nelle parole dei mistici non c'è affatto unanimità. Ecco l'unico caso nella vita dell'uomo in cui non conoscere è meglio che conoscere. In caso contrario gran parte del valore dell'esistenza, e della sua poesia, svanirebbe.Naturalmente c'è il rovescio della medaglia: la paura della morte, un tarlo che rode le ossa e che ci oblia la consapevolezza d'essere nati uomini.
RispondiEliminaQuesto perché esiste un continuum nelle esperienze e, per quanto vi sia un salto tra un piano e l'altro, vi è una continuità.
RispondiEliminaSuccede così, per esempio, tra le varie età della vita