sabato 30 agosto 2014

Il progresso umano

A volte sembra che il mondo non cambi mai. In realtà, se escludiamo il progresso tecnologico, tutto il resto ristagna e si ripete uguale da migliaia di anni.
Per esempio, in questi giorni, Putin (riedizione di uno zar) sta facendo una guerra e minacciando un conflitto nucleare per conquistare qualche territorio, in Crimea e in Ucraina. Insomma, siamo ancora alle guerre per l’occupazione della terra. Ma la Russia non ha abbastanza territori?  Che cosa va cercando?
In Iraq, siamo addirittura alla guerra di religione per ristabilire il Califfato islamico, che -  ovviamente - è voluto da Dio. E si taglia la testa ai nemici come nel Medioevo.
In Libia, dopo che è stato ucciso il dittatore Gheddafi, è scoppiate una guerra tra tribù e non si riesce più a ritrovare un’unità. Senza il despota, la sua violenza e i suoi soprusi, non si riesce a governare.
In Palestina, c’è un’altra guerra per la conquista di territori, e si ammazzano donne e bambini come se niente fosse. Anche qui, per volontà divina.
In Africa, ci sono le eterne epidemie di malattie devastanti, come ai tempi biblici.
Negli Stati Uniti, la polizia in assetto di guerra spara sui manifestanti negri, dimostrando che la questione razziale non è ancora superata.
In Europa si è miracolosamente riusciti a creare una certa unione tra paesi che fino a ieri si massacravano a vicenda. Ma i nazionalismi non si sono affatto sopiti. E sono sempre pronti a saltar fuori.
In Italia, non si fa niente che non voglia il Papa Re, come ai tempi dello Stato della Chiesa e i vari partiti sono divisi su tutto, ben attenti ad ostacolarsi a vicenda. Anzi, con la riforma federale si è ridato vita a vecchie divisioni e irresponsabilità regionali, come succedeva secoli fa. Gli italiani si lamentano delle tasse, ma hanno creato regioni che dal 1997 hanno fatto aumentare le tasse locali del 190 per cento…

Insomma, cambiano gli oggetti tecnologici che circondano, ma è sconfortante vedere come la testa degli uomini non cambi mai.

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