A volte sembra che il mondo
non cambi mai. In realtà, se escludiamo il progresso tecnologico, tutto il
resto ristagna e si ripete uguale da migliaia di anni.
Per esempio, in questi
giorni, Putin (riedizione di uno zar) sta facendo una guerra e minacciando un
conflitto nucleare per conquistare qualche territorio, in Crimea e in Ucraina.
Insomma, siamo ancora alle guerre per l’occupazione della terra. Ma la Russia
non ha abbastanza territori? Che cosa va
cercando?
In Iraq, siamo addirittura
alla guerra di religione per ristabilire il Califfato islamico, che - ovviamente - è voluto da Dio. E si taglia la
testa ai nemici come nel Medioevo.
In Libia, dopo che è stato
ucciso il dittatore Gheddafi, è scoppiate una guerra tra tribù e non si riesce
più a ritrovare un’unità. Senza il despota, la sua violenza e i suoi soprusi,
non si riesce a governare.
In Palestina, c’è un’altra
guerra per la conquista di territori, e si ammazzano donne e bambini come se
niente fosse. Anche qui, per volontà divina.
In Africa, ci sono le eterne
epidemie di malattie devastanti, come ai tempi biblici.
Negli Stati Uniti, la polizia in assetto di guerra spara sui manifestanti negri, dimostrando che la questione razziale non è ancora superata.
Negli Stati Uniti, la polizia in assetto di guerra spara sui manifestanti negri, dimostrando che la questione razziale non è ancora superata.
In Europa si è
miracolosamente riusciti a creare una certa unione tra paesi che fino a ieri si
massacravano a vicenda. Ma i nazionalismi non si sono affatto sopiti. E sono
sempre pronti a saltar fuori.
In Italia, non si fa niente
che non voglia il Papa Re, come ai tempi dello Stato della Chiesa e i vari
partiti sono divisi su tutto, ben attenti ad ostacolarsi a vicenda. Anzi, con
la riforma federale si è ridato vita a vecchie divisioni e irresponsabilità
regionali, come succedeva secoli fa. Gli italiani si lamentano delle tasse, ma
hanno creato regioni che dal 1997 hanno fatto aumentare le tasse locali del 190
per cento…
Insomma, cambiano gli
oggetti tecnologici che circondano, ma è sconfortante vedere come la testa
degli uomini non cambi mai.
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