domenica 3 giugno 2018

La destra e la religione


Contrariamente a ciò che si è sentito ripetere negli ultimi tempi, esiste una netta distinzione fra destra e sinistra che sono vere e proprie categorie dello spirito. Per esempio, il neo ministro della famiglia, Lorenzo Fontana, della Lega, ha appena sostenuto che secondo lui non esistono le famiglie “arcobaleno”, ossia le famiglie formate da due uomini o da due donne. A parte il fatto che esistono e sono state riconosciute da una recente legge, questo voler escludere dalla società “normale” gli omosessuali è una tipica idea di destra.  
In effetti la legge sulle unioni civili è un caratteristica idea di sinistra e non sarebbe mai stata promulgata da un governo di destra.
L’ideologia di destra non vuole i “diversi” ed ha un’idea di famiglia che è di origine religiosa. E non a caso Fontana è un fervente cattolico.
La gente di destra si attacca al cattolicesimo perché lo vede come fonte di un ordine autoritario. Tutto cade dall’alto e non è discutibile. Come la Chiesa ha un capo che decide per tutti, anche il mondo ha un Signore che comanda tutti. E a lui si deve ubbidire.
Tutti i regimi autoritari si appoggiano alle religioni, dalla Russia di Putin alla Turchia di Erdogan, perché trovano in esse un appoggio immediato. Le religioni sostengono i regimi autoritari e i regimi autoritari riconoscono e foraggiano le religioni istituzionali. Così il cerchio si chiude e nessuno può cambiare niente.
È inutile dire che la destra non ama l’idea di evoluzione. Tutto deve procedere dall’alto e in modo autoritario, non dal basso e in modo interattivo.

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