lunedì 4 giugno 2018

Contemplare l'alba


Tutte le creature di questo mondo inneggiano al sole quando sorge.
                      Chandogya Upanisad

       In un giorno che si annuncia calmo e sereno, osserva il lento sorgere del sole, e accompagna al risveglio del mondo il tuo stesso risveglio.
Apprezza la vita fin dal primo risveglio, proprio come un esercizio o un rito. Pensa al nuovo giorno come a una rinascita. Assapora i momenti che precedono l’alba, quando tutte le forme non sono ancora uscite dal buio. E fai in modo che anche la tua mente, non del tutto sveglia, rimanga immobile.

 Quando la mente non sorge, tutto è senza difetto.
                      Chao-chou

       Il passaggio tra la notte e il giorno è un evento cosmico, il ripetersi di un particolare rapporto fra una stella e un pianeta, che ha una profonda influenza sulla tua mente. Anche quel piccolo frammento che rappresenti ha un intimo rapporto con il cosmo.
       Al termine della notte, quando tutto è ancora buio e sembra non esserci luce da nessuna parte, qualche uccello incomincia a cantare, e il buio – raggiunto il massimo – inverte il suo corso.
       Osserva il momento di sospensione di tutti gli esseri viventi e degli stessi eventi. C’è come un’incertezza nella debole luminosità dell’alba.
       Quando la distinzione tra tenebre e luce non è ancora netta, ti accorgi di come i poli opposti del buio e della luce (così come tutti gli altri ) sfumino lentamente l’uno nell’altro.

La notte calma
vicino al sorger dell’aurora,
la musica silenziosa,
la solitudine sonora…

                      Giovanni della Croce, Cantico spirituale

       A poco a poco, sperimenti il risveglio del mondo. C’è come un movimento esterno cui corrisponde un cambiamento interiore. E, nel momento in cui tutto si desta, apriti e fai penetrare questa luce dentro di te.
Fatti invadere lentamente dalla luce di fuori e convertila nella luce di dentro.
       Questo è il punto in cui il fenomeno esterno si trasforma in un evento interiore.

Gira la luce e volgila all’interno.
                      Dogen

       Non battere ciglio, trattieni il respiro, aguzza la vista.
Per qualche attimo dimenticati delle solite preoccupazioni. Ora sei testimone di un fenomeno cosmico.
       L’illuminazione, giustamente, si chiama anche risveglio, perché ti risveglia da quella specie di sonno che è la tua vita abituale. Non a caso, il Buddha acquisì una nuova visione quando, dopo una notte di sforzi, vide spuntare a oriente la linea luminosa dell’alba.
       In questo momento sei più che mai presente e consapevole. Non c’è passato e non c’è futuro. Affonda nella consapevolezza di essere ora e qui.
Non sei solo un piccolo individuo; sei il tutto che, attraverso la finestra della tua coscienza, prende coscienza di sé.
       Mentre la luce penetra dentro di te, abbandonati a questa piccola illuminazione.

Fra un’aurora e l’altra mi ha raggiunto una verità nuova.
                      Friedrich Nietzsche, Così parlò Zarathustra

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