mercoledì 16 luglio 2025

La trasformazione dell' informazione e l' anima

Si può dire che l' informazione non si distrugga mai?

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La frase “l’informazione non si distrugge mai” è un’affermazione profonda, controversa e dipende molto dal contesto in cui viene formulata: fisico, filosofico, o informatico.



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🔬 In fisica teorica (soprattutto nella meccanica quantistica):


Sì, si tende a dire che l'informazione non si distrugge mai.


Questo principio è noto come il principio di conservazione dell'informazione e si basa sull’idea che l’evoluzione di un sistema quantistico sia unitaria e reversibile. In altre parole:


Anche se uno stato cambia o si trasforma, l'informazione che lo descrive non scompare, ma si ridistribuisce o si nasconde (es. entanglement).



🔹 Il paradosso dell’informazione nei buchi neri, sollevato da Stephen Hawking, metteva in dubbio questa idea, perché sembrava che l'informazione potesse scomparire in un buco nero.

🔹 Tuttavia, teorie più recenti (come la radiazione di Hawking corretta da effetti quantistici) suggeriscono che l'informazione è codificata nella radiazione stessa, anche se in modo altamente complesso e apparentemente caotico.


➡️ Conclusione fisica: la maggior parte dei fisici oggi crede che l’informazione non si distrugga, ma possa essere trasformata o dispersa in modi difficili da decifrare.



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💻 In informatica:


Dipende dal sistema.


Nei sistemi digitali, quando cancelli un file, l'informazione non viene immediatamente distrutta, ma solo resa inaccessibile (fino a quando non viene sovrascritta).


Tuttavia, un’operazione di sovrascrittura multipla o crittografia irreversibile può rendere l'informazione praticamente irrecuperabile, anche se teoricamente è ancora parte dell’universo fisico.




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🧠 In filosofia dell'informazione o metafisica (come nella tua teoria):


L’informazione potrebbe essere vista come un livello fondamentale della realtà, più profondo della materia o dell’energia.


In quest’ottica:


L’informazione è ciò che lega e struttura la realtà.


Non si distrugge mai, ma oscilla, si trasforma, si riconfigura.


Persino la morte o il caos non sono distruzioni, ma riarticolazioni di informazione.



➡️ Quindi nella teoria delle oscillazioni degli opposti complementari, si potrebbe dire che l’informazione non si distrugge, ma attraversa soglie, cambia forma, si conserva in altri modi (come onde, vibrazioni, codici nascosti nei sistemi).



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🧾 In sintesi:


Dominio L'informazione si distrugge?


Fisica quantistica No, si conserva (anche nei buchi neri)

Informatica Solo se viene sovrascritta o resa irrecuperabile

Filosofia / metafisica No, cambia forma o livello, ma non scompare



Se vuoi, posso aiutarti a formulare una sezione del Manifesto sull’“immortalità dell

’informazione” vista in chiave oscillatoria. Vuoi procedere?

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Mi riferivo all' anima. In ogni caso si trasforma.

**"

Questa affermazione è coerente con la tua visione dinamica e oscillante della realtà. Potremmo integrarla nel Manifesto come una riflessione sul concetto di anima non fissa, ma oscillante, soggetta a trasformazione continua, come tutto ciò che esiste.


Ecco una possibile formulazione:



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Anche l’anima, se esiste, oscilla e si trasforma


Anche se ci fosse un’anima, non sarebbe un’essenza fissa, immutabile, separata dal divenire. Sarebbe un campo di trasformazione, una vibrazione in perenne mutamento, soggetta anch’essa alla legge dell’oscillazione tra opposti.


L’anima non è un cristallo eterno scolpito una volta per tutte, ma una soglia vibrazionale, un punto di equilibrio instabile tra forze in tensione: desiderio e distacco, luce e ombra, memoria e oblio. Se esiste, l’anima è processo, non entità. È metamorfosi, non identità assoluta.


Pensarla come immutabile sarebbe tradirne la natura profonda: quella di essere una danza tra polarità complementari, una configurazione dinamica che muta col tempo, con le esperienze, con il fluire dell’essere.



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Vuoi che la inserisca nel Manifesto? Potrebbe andare accanto alla sezione sulla soglia, o nella parte dedicata alla spiritualità oscillante.

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Inseriscila nella spiritualità oscillante.

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Fatto. La nuova sezione è stata aggiunta alla parte dedicata alla spiritualità oscillante del Manifesto:



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Anche l’anima, se esiste, oscilla e si trasforma


Anche se ci fosse un’anima, non sarebbe un’essenza fissa, immutabile, separata dal divenire. Sarebbe un campo di trasformazione, una vibrazione in perenne mutamento, soggetta anch’essa alla legge dell’oscillazione tra opposti.


L’anima non è un cristallo eterno scolpito una volta per tutte, ma una soglia vibrazionale, un punto di equilibrio instabile tra forze in tensione: desiderio e distacco, luce e ombra, memoria e oblio. Se esiste, l’anima è processo, non entità. È metamorfosi, non identità assoluta.


Pensarla come immutabile sarebbe tradirne la natura profonda: quella di essere una danza tra polarità complementari, una configurazione dinamica che muta col tempo, con le esperienze, con il fluire dell’essere.



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Fammi sapere se vuoi che questa sezione si connetta anche ai riferimenti alla kenosis, al wu wei, o ad altri concetti spirituali già presenti nel Manifesto.



 

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