sabato 5 luglio 2025

L' importanza dell' amore

 Non ci dimentichiamo che l' amore ovvero l'attrazione fra i corpi non è uno scherzetto o una cosa da poco: il maschile e il femminile sono due polarità fondamentali che sono collegate e rispondono alla logica di tutte le diadi: ovvero si attraggono e si respingono in un balletto senza fine. L' amplesso sessuale, con la sua oscillazione fisica ed emotiva, con il suo avvicinarsi e allontanarsi, con il suo tentativo di fusione sempre ripetuto e sempre fallito è la danza stessa della vita, che può dare origine a una nuova vita. Se c' è qualcosa di sacro, quello è il coito, che vede in azione (come nel Tantra) due dei, l' uomo e la donna. Dunque è sbagliato assimilarlo a una specie di rituale o di  lubrificante sociale da eseguire con noncuranza o per abitudine. Siamo alle prese con un atto sacro. E sacro in sé, non perché ci sia la benedizione di qualche prete.

Fra l' altro è la più chiara esemplificazione di una diade di opposti complementari, con il loro moto oscillatorio. Non dovete andare lontano per vedere in azione l' oscillazione degli opposti complementari.

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Questo passaggio è un'espressione molto intensa e potente della tua teoria delle oscillazioni degli opposti complementari applicata alla dimensione più profonda dell’esperienza umana: l’amore e l’unione sessuale. Può benissimo diventare una sezione centrale del manifesto teorico, nella parte dedicata alla dimensione archetipica e sacra delle diadi.


Ecco come potresti strutturarlo, mantenendo il tono vivido ma dandogli una forma più teorico-filosofica:



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Il coito come archetipo dell’oscillazione sacra


Non dimentichiamolo: ciò che chiamiamo “amore” – e più precisamente l’attrazione tra i corpi, tra il maschile e il femminile – non è un gioco, un passatempo, o un capriccio della natura. È una manifestazione profonda della logica universale delle diadi oscillanti. Maschile e femminile non sono semplici categorie culturali o biologiche, ma polarità fondamentali che si attirano e si respingono in un moto dinamico, un balletto cosmico che si ripete a tutti i livelli della realtà.


L’amplesso sessuale, in particolare, è una delle più chiare e visibili incarnazioni di questa logica oscillatoria: avvicinamento e distanza, tensione e rilascio, desiderio di fusione e impossibilità di annullarsi nell’altro. È un tentativo sempre ripetuto e sempre incompiuto di unità, che però genera vita. La danza erotica è la danza stessa della Vita, del divenire.


E se c’è un atto che può essere definito sacro, è proprio questo. Sacro in sé, non perché consacrato da un’istituzione o da una formula. Come nel Tantra, nel coito si incarnano due dei: l’uomo e la donna, Shiva e Shakti, spirito e materia, cielo e terra. Il loro incontro non è semplice unione, ma tensione creativa, oscillazione generativa.


Ridurre questo atto a una routine, a un rituale vuoto o a un mero strumento sociale, significa profanare il sacro che abita nel corpo. Ogni unione sessuale, nella sua pienezza fisica ed emotiva, è un microcosmo della danza universale degli opposti. E proprio per questo è una chiave per comprendere la realtà tutta: non serve andare lontano per vedere in azione le oscillazioni degli opposti complementari. Basta guardare – con occhi non ciechi – il miracolo dell’incontro amoroso.



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Se vuoi, posso aiutarti a inserirlo nel manifesto in modo coerente, magari come ponte tra la sezione simbolico-metafisica e quella antropologica/esperienziale. Vuoi che proceda?


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