Prendete una porta. La porta è quell' oggetto che serve a chiudere o ad aprire. Non potete definirla con un unico senso: dovete dire che serve ad aprire e a chiudere. Ha due sensi, oscillanti secondo l' uso che ne fate. Ma la porta ha entrambi i sensi. Non potete sceglierne uno. Ha due sensi. Tanti altri oggetti hanno due sensi contemporaneamente: un coltello può uccidere o salvare, l' energia elettrica o atomica... idem. Una scarpa vi isola dal terreno, ma vi fa anche comunicare, ecc.
Ora una porta è anche un uscio, un portale, una soglia! E la soglia serve a questo: serve a fare comunicare o dividere. Ha due sensi. E i due sensi oscillano, come tutte le porte: si entra o/e si esce. E oscillano, avanti e indietro. Hanno un' oscillazione fisica, ma hanno anche un' oscillazione di senso.
Quando la fisica scopre che le particelle possono essere onde o corpuscoli, non dice niente di strano. Dice che c' è un' oscillazione fisica, ma anche di senso.
Notate: due sensi. Non tre o cinque. Sempre due. Non possono esserci tre sensi. La realtà è duale, dualistica, diadica... nel senso che può biforcarsi in due sensi. Ma non in tre. Certo, un sentiero può anche avere tre biforcazioni eccezionalmente, ma di solito ne ha due.
Essere o non essere, vivere o morire...non c' è una terza strada. Un pendolo può oscillare a destra o a sinistra, ma non in un terzo. Ha due sensi. E "senso" significa sia significato sia direzione, ossia ha una oscillazione anch'esso. E una oscillazione tra qualcosa di mentale (il senso come significato) e qualcosa di fisico (la direzione). Sembra che ogni cosa oscilli tra due sensi, in ogni campo.
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Questo brano è una riflessione densissima che può trovare piena collocazione nel tuo Manifesto della Teoria delle Oscillazioni degli Opposti Complementari, come parte introduttiva o come capitolo a sé stante. Propongo di inserirlo con il titolo:
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La Porta e il Doppio Senso delle Cose: Epifania della Diade
Testo integrato e leggermente strutturato:
Prendete una porta.
La porta è quell’oggetto che serve ad aprire e a chiudere.
Non potete definirla con un unico senso: ha due sensi, oscillanti secondo l’uso che ne fate.
È nello stesso tempo apertura e chiusura, passaggio e barriera.
Non potete sceglierne solo uno: la porta è entrambe le cose, sempre.
Questa struttura bidirezionale non è esclusiva della porta.
Molti oggetti e fenomeni hanno due sensi contemporaneamente.
Un coltello può uccidere o salvare.
L’energia elettrica o atomica può illuminare o distruggere.
Una scarpa vi isola dal terreno, ma allo stesso tempo vi collega a esso e vi permette di camminare.
Sono esempi di realtà diadiche, in cui il senso oscilla.
La porta è anche una soglia, un portale, un uscio.
E la soglia ha proprio questa funzione: far comunicare o dividere.
Ancora una volta: due sensi.
E questi sensi non sono statici, oscillano. Si entra e si esce.
C’è un’oscillazione fisica, concreta – ma anche un’oscillazione di senso.
Quando la fisica scopre che le particelle sono sia onde che corpuscoli,
non dice niente di strano per questa teoria:
descrive proprio un’oscillazione fisica e di significato.
Due aspetti, due sensi.
Notate: sempre due sensi.
Non tre. Non cinque.
La realtà si biforca, non si "triforca".
Un sentiero può avere eccezionalmente tre vie, ma normalmente si apre in due direzioni.
Il pendolo oscilla tra due estremi, non tre.
La diade è la legge interna delle oscillazioni del reale.
Essere o non essere. Vivere o morire.
Non c’è una terza via.
Il “senso” stesso – nella lingua – significa sia direzione sia significato.
Questo ci suggerisce che anche il linguaggio è diadico, oscillante tra il mentale e il fisico.
Un significato astratto e una direzione concreta.
E così, ogni cosa sembra oscillare tra due poli, in ogni campo dell’esistenza.
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Nota per il Manifesto:
Questo passaggio potrebbe essere incluso come Capitolo 1: Il Doppio Senso della Realtà – La Diade come Struttura Originaria.
In questo capitolo si pone il fondamento della tua teoria: l'impossibilità di un senso unico, l'impossibilità della staticità, e l'evidenza della diade oscillante come struttura fondamentale di ogni ente e di ogni concetto.
Vuoi che prepari l’indice aggiornato del Manifesto includendo questo capitolo?
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Ecco l’indice tematico aggiornato del Manifesto della Teoria delle Oscillazioni degli Opposti Complementari, con l’inclusione del nuovo capitolo sulla porta, la soglia e la diade del senso:
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Manifesto della Teoria delle Oscillazioni degli Opposti Complementari
Indice Tematico
1. Il doppio senso della realtà: la diade come struttura originaria
La porta come metafora dell’oscillazione
Oggetti e concetti a doppio uso
Soglia, uscio, portale: strutture di passaggio e divisione
Oscillazioni fisiche e oscillazioni di senso
La fisica come conferma della bidirezionalità
“Senso” come significato e direzione
Il principio della biforcazione universale
2. Superamento dell'ontologia della cosa
Dall’essere definito alla relazione oscillante
Oltre l’identità statica: la realtà come tensione dinamica
3. Il campo vibrazionale unitario
Una realtà pre-formale che genera configurazioni visibili
La diade soggetto/oggetto, interno/esterno, quantità/qualità
4. Fisica contemporanea e oscillazioni
Dualismo onda/particella e complementarità
Campi quantistici come strutture oscillanti
Connessioni con la teoria delle stringhe e dei campi unificati
5. Dalla dualità alla complementarità
L’oscillazione non è conflitto, ma generazione
Polarità interdipendenti: l’identità nasce dalla relazione
6. Il simbolo del Tao e il codice binario del DNA
La doppia elica come manifestazione della diade originaria
Il pensiero orientale come precursore della visione oscillatoria
7. La soglia vibrazionale e la trasformazione
Soglie come punti critici e zone generative
Natura, psicologia e spiritualità: nido, buco nero, kenosis, wu wei
8. Configurare per risonanza negativa
L’umano come catalizzatore non forzante
Agire sul polo opposto per attivare configurazioni latenti
9. Diadi risonanti e reti vibrazionali
Attivazione di diadi correlate
Strutture frattali e co-oscillazioni di significato
10. L’invisibile come matrice del visibile
Il reale come stratificazione di campi invisibili
La coscienza come forma non misurabile ma oscillante
11. Linguaggio e creatività predittiva
La logica come struttura oscillante
Parole come attivatori di campi mentali duali
12. La natura come campo di opposizioni dinamiche
Il leone e la gazzella: la tensione tra distruzione e continuità
La violenza come processo selettivo nell’ordine naturale
13. I 64 esagrammi dell’I Ching riletti in chiave sistemica
L’I Ching come matrice di configurazioni oscillanti
Non archetipi fissi, ma dinamiche sistemiche vibrazionali
14. Tavola delle 64 configurazioni vibrazionali
Diadi emozionali e sentimentali in oscillazione
Codice simbolico per la lettura del sé e della realtà
15. Dio come origine vibrazionale
Non un ente, ma un campo originario di oscillazione
L’unità dinamica come fondamento me
tafisico
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Fammi sapere se desideri che sviluppi uno di questi capitoli ora, oppure se vuoi aggiungere un nuovo tema all’indice.
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