Tutti
vorrebbero essere qualcuno, nel senso che vorrebbero essere persone di
successo, ricche, famose, potenti, colte, erotiche e con un riconosciuto status
sociale.
Solo
il saggio non vorrebbe essere nessuno, nel senso che vorrebbe liberarsi di
etichette, oneri, doveri, maschere,
ruoli e ogni genere di artificiosità. Essere nessuno significa essere liberi, essere
se stessi, essere il più possibile vicini allo stato naturale. Ed essere
felici.
Essere
se stessi significa non farsi condizionare da ciò che gli altri pensano di noi.
E, poiché anche noi possiamo essere “altri” per noi stessi, significa liberarsi
anche delle opinioni e dei giudizi che diamo di noi stessi.
Ovviamente
si tratta di un’utopia, perché tutti devono arrivare a compromessi con la
società – e con quella particolare società che abbiamo dentro di noi. Ma questa
immagine dell’uomo nudo, dell’uomo vuoto, indica la direzione verso cui
dobbiamo andare per spogliarci del maggior numero di condizionamenti.
Il
contrario dell’uomo nudo è l’uomo che indossa un’uniforme rispondente al ruolo
che svolge in società. Guardate le parate dei militari, dei giudici, dei preti,
degli uomini di potere, ecc. Si tratta di sfilate di costumi. Ciò non toglie
che, anche indossando queste uniformi, si possa cercare sotto l’uomo vero – che c’è sempre, che sia riconosciuto o meno,
che sia nascosto o meno, che sia soffocato o meno, che sia cercato o meno.
Cercatelo
e lo troverete, coltivatelo o resterete indietro nel cammino dell’evoluzione.
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