domenica 6 maggio 2018

La radice delle divisioni


Credere in Dio, in un Dio esterno, perpetua la divisione, il dualismo: qui c’è colui che crede e là c’è il Dio-Demonio.
Le parole Dio e Demonio nascono dalla stessa radice dev che significa “due.” Finché c’è il due c’è la divisione. E non c’è Dio. Perché Dio è il tutto, non una parte.
Come dice la Brhadaranyaka Upanisad, “colui che venera una divinità considerando che essa sia altra da sé e pensando: ‘Altri è dio e altri sono io,’ costui non sa.”
Il nostro mondo si basa su questa frattura, con il risultato che è diviso dal divino ed è diviso in sé. Inutili allora sono le chiese e le religioni che perpetuano tale divisione e impediscono l’unione.
Tu sei il tutto, il divino è in te. Non si tratta di un enunciato teorico. Devi e puoi sentire il dio in te, ed esserlo.
Fallo come un esercizio. Dapprima sarà difficile perché il rumore e il coinvolgimento nel mondo e nell’io separato creano ostacoli enormi. Ma un po’ per volta puoi imparare a percepire di essere il tutto che gioca a sentirsi separato.
Sono le nostre stesse concezioni e credenze erronee che ci impediscono di essere liberi.

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