venerdì 4 maggio 2018

I due uccelli


Nelle Upanisad si parla di due “begli uccelli” che vivono sullo stesso albero: mentre l’uno si ciba dei dolci frutti dell’albero, l’altro, senza mangiare, abbraccia tutto con lo sguardo. Così l’ego e il Sé dimorano nello stesso corpo. Il primo si nutre dei frutti, dolci e amari, della vita in cui è coinvolto; il secondo contempla distaccato.
Anche Gesù nell’episodio delle due sorelle, Marta e Maria, dice che “la parte migliore” è il distacco silenzioso e contemplativo, la consapevolezza, la pura testimonianza, il non-coinvolgimento.
Ma si tratta di due condizioni di cui non possiamo fare a meno. Quello che si consiglia è ritornare periodicamente alla contemplazione dell’essere in sé, anziché vivere sempre dispersi nelle mille attività della vita.

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