Se
credete di essere solo ciò che
pensate abitualmente di essere, il piccolo io con cui vi identificate, la
persona dello stato civile o della memoria che è in gran parte un ruolo o una
maschera, siete troppo modesti. Pensate in piccolo. Siete molto di più, anche
se non lo cogliete.
Allora
allargate la vostra “sensazione di essere” per acquisire una maggior
spaziosità. Ogni tanto, fermatevi, fermate la vostra identificazione con la
persona che dice “io” e osservatevi “dall’alto.” Osservatevi come se dietro di
voi ci fosse una grande ombra o una grande aura che vi avvolge.
Fate
un passo indietro per fare un passo avanti. Retrocedete dal piccolo io e immedesimatevi
in questo più grande sé che vi circonda come un campo energetico.
Distaccatevi
dal limitato io e immedesimatevi nel grande sé. Vedrete tutto come dall’alto.
La mente smetterà per un po’ di farla da padrona e vi muoverete leggeri ed
efficaci come se foste sfuggiti ad un’opprimente forza di gravità.
Dalla
forza di gravità che ci schiaccia e comprime alla forza di leggerezza.
Espandetevi
il più possibile fino a trasformare il senso di vastità nel senso di infinità.
Perché l’infinità è la realtà ultima di tutti gli esseri consapevoli, la nostra
vera casa.
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