Nei
rari momenti in cui siamo liberi da ansie, da preoccupazioni e da pensieri
inopportuni, siamo imperturbabili. E allora possiamo capire quale enorme
vantaggio possa essere l’imperturbabilità, il non essere toccati dall’altalena
degli stati d’animo.
L’opposto
di una mente serena è una mente angosciata. E questo succede inevitabilmente a
chi non si addestra all’imperturbabilità.
Avere
una mente imperturbabile è uno dei maggiori obiettivi della meditazione, forse
il più importante. Ci permette di vivere ad un altro livello di consapevolezza
e di distacco.
Chi
si fa trascinare qua e là dai propri stati d’animo - e quindi dagli stati d’animo
delle masse - ha la stessa autonomia di una foglia al vento.
Siete
capaci, in mezzo a un folla, di mantenere la mente fredda mentre tutti gli
altri gridano e si agitano? Eppure è quello che succede continuamente. Le opinioni
e gli stati d’animo della gente fra cui viviamo condizionano continuamente la
nostra mente.
Non
nutriamo opinioni – diceva il Buddha - , non scaldiamoci inutilmente. Rimaniamo
imperturbabili quando tutti gli altri perdono la testa.
Come
notava anche Epitteto, ciò che ci sconvolge non sono i fatti, ma le opinioni
che ci formiamo sui fatti.
Una
mente imperturbabile è una mente divina. Un dio che si arrabbia, che inveisce, che
preferisce che parteggia, che ama e che odia non è un dio, ma un piccolo
Demiurgo. Quello che ci meritiamo.