Non si tratta di rinunciare
alla propria fede o ai propri simboli religiosi per non offendere coloro che ne
hanno altri. Ma si tratta di riuscire ad accettare che gli altri possano avere
altre fedi, possano credere in altre immagini della Divinità.
Apertura mentale. Che non è
mai appartenuta alle religioni monoteistiche.
Ciò che non è accettabile è
che una religione voglia imporre a tutti la propria fede e introdurre i propri
valori nella legislazione di uno Stato.
Purtroppo la Bibbia ebraica,
i Vangeli, il Corano e gli altri “testi sacri” nascono con una concezione
imperialista, totalitaria, della religione.
Ci vuole modestia. Non si
può dire: la mia è la vera fede e le altre non valgono nulla.
Politeismo come sanità
mentale, diceva Hillman. Politeismo della psiche: è questo che manca.
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