Un lettore mi domanda come
sia possibile seguire la via della natura indicata dal Taoismo. Già, non è
facile, soprattutto in un mondo come il nostro che ha fortemente alterato la
natura e i ritmi naturali, al punto da rischiare la propria estinzione.
Infatti, una cosa è certa: che chi si oppone alla natura finisce per
distruggere se stesso.
Ma che cos’è la natura?
Innanzitutto esistono due nature: quella esteriore, fatta di ambienti naturali,
e quella interiore, quella soggettiva di ognuno di noi. Se io distruggo le
foreste, inquino i fiumi e i mari, consumo risorse naturali non ricostituibili
e immetto nell’aria una gran quantità di Co2, quello che mi preparo è un mondo
infernale. Ma lo stesso vale per la mia natura interiore: se vado contro le mie
predisposizioni e i miei desideri, è sicuro che vivrò molto male e sarò un
alienato. Ovviamente, per conoscere questa mia seconda natura, dovrò cercare di
capire chi sono, come sono fatto e quali sono le mie esigenze. È l’antico e
sempre valido: “conosci te stesso”. E qui cascano molti asini, che non sanno
minimamente chi sono e si limitano a seguire le indicazioni altrui. Spesso
credono di essere quello che non sono.
I maestri taoisti ci dicono
di non fare sforzi contro natura, ossia di non compiere azioni in contrasto con
i processi naturali in atto. Ma anche qui occorre affinare la propria
sensibilità, la propria intelligenza, in modo da capire che cosa stia succedendo
in un certo momento a noi e a chi ci circonda. Capire il mondo, tastare il
polso della situazione. Perché non esistono solo i ritmi e i processi naturali,
ma anche quelli sociali, politici e storici. Di questi bisogna tener conto come
di tutti gli altri, se non si vuole sbagliare. È per così dire una “terza
natura”, altrettanto importante delle prime due.
Il Taoismo non ci dice che
le cose capitano per caso, ma che ci sono leggi precise per tutti questi tre
ambiti. Leggi che bisogna seguire e conoscere. È dunque essenziale essere
sempre consapevoli di ciò che sta succedendo, dei processi che sono in atto. Se
non lo si fa, si sbaglia.
La legge che presiede tutte
le altre è quella della complementarità degli opposti, rappresentata dal
simbolo dello yin-yang. Questa legge ha creato l’universo e dirige ogni azione
nei tre campi, nelle tre nature. Se per esempio è in atto un ciclo di crescita,
possiamo compiere determinate scelte e possiamo anche prevedere che più o meno
presto ci sarà il raggiungimento del culmine e poi inizierà il ciclo di
decrescita. Non è questo in cui ci troviamo oggi?
Non compiere sforzi non
significa non fare nessuna fatica, ma non opporsi al ciclo e al processo in
atto. Se è inverno, è inutile che semino. Ma, quando verrà il momento di seminare,
dovrò impegnare tutte le mie energie.
Per approfondire la modernità del taoismo, Fritjof Capra, Il Tao della fisica, Adelphi, 1982.
Per approfondire la modernità del taoismo, Fritjof Capra, Il Tao della fisica, Adelphi, 1982.
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