venerdì 25 aprile 2014

La via della natura


Un lettore mi domanda come sia possibile seguire la via della natura indicata dal Taoismo. Già, non è facile, soprattutto in un mondo come il nostro che ha fortemente alterato la natura e i ritmi naturali, al punto da rischiare la propria estinzione. Infatti, una cosa è certa: che chi si oppone alla natura finisce per distruggere se stesso.

Ma che cos’è la natura? Innanzitutto esistono due nature: quella esteriore, fatta di ambienti naturali, e quella interiore, quella soggettiva di ognuno di noi. Se io distruggo le foreste, inquino i fiumi e i mari, consumo risorse naturali non ricostituibili e immetto nell’aria una gran quantità di Co2, quello che mi preparo è un mondo infernale. Ma lo stesso vale per la mia natura interiore: se vado contro le mie predisposizioni e i miei desideri, è sicuro che vivrò molto male e sarò un alienato. Ovviamente, per conoscere questa mia seconda natura, dovrò cercare di capire chi sono, come sono fatto e quali sono le mie esigenze. È l’antico e sempre valido: “conosci te stesso”. E qui cascano molti asini, che non sanno minimamente chi sono e si limitano a seguire le indicazioni altrui. Spesso credono di essere quello che non sono.

I maestri taoisti ci dicono di non fare sforzi contro natura, ossia di non compiere azioni in contrasto con i processi naturali in atto. Ma anche qui occorre affinare la propria sensibilità, la propria intelligenza, in modo da capire che cosa stia succedendo in un certo momento a noi e a chi ci circonda. Capire il mondo, tastare il polso della situazione. Perché non esistono solo i ritmi e i processi naturali, ma anche quelli sociali, politici e storici. Di questi bisogna tener conto come di tutti gli altri, se non si vuole sbagliare. È per così dire una “terza natura”, altrettanto importante delle prime due.

Il Taoismo non ci dice che le cose capitano per caso, ma che ci sono leggi precise per tutti questi tre ambiti. Leggi che bisogna seguire e conoscere. È dunque essenziale essere sempre consapevoli di ciò che sta succedendo, dei processi che sono in atto. Se non lo si fa, si sbaglia.

La legge che presiede tutte le altre è quella della complementarità degli opposti, rappresentata dal simbolo dello yin-yang. Questa legge ha creato l’universo e dirige ogni azione nei tre campi, nelle tre nature. Se per esempio è in atto un ciclo di crescita, possiamo compiere determinate scelte e possiamo anche prevedere che più o meno presto ci sarà il raggiungimento del culmine e poi inizierà il ciclo di decrescita. Non è questo in cui ci troviamo oggi?

Non compiere sforzi non significa non fare nessuna fatica, ma non opporsi al ciclo e al processo in atto. Se è inverno, è inutile che semino. Ma, quando verrà il momento di seminare, dovrò impegnare tutte le mie energie.

Per approfondire la modernità del taoismo, Fritjof  Capra, Il Tao della fisica, Adelphi, 1982. 

 

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