Tutto
sommato, nella Roma pagana c’era molto più rispetto verso i culti e le altre
religioni di quanto ci sarebbe stato, in seguito, nella Roma cristiana. I
cristiani furono perseguitati non per la loro fede, una delle tante che
provenivano dall’Oriente, ma perché si rifiutavano di riconoscere l’autorità
imperiale.
L’odio del cristiano verso lo
Stato fu sempre la caratteristica di questa religione, tant’è vero che, quando
il cristianesimo, con Costantino, divenne a sua volta religione di Stato, finì
per dare il colpo di grazia all’impero romano. E, da quel momento, il ruolo del
Papato fu in concorrenza con quello dell’imperatore.
Là dove la Chiesa è potente,
lo Stato non conta niente. O deve comunque fare i conti con questa Potenza
straniera, con questo vero e proprio Controstato. Soprattutto nella versione
cattolica.
La riprova è l’Italia, il
paese della sede del Papato, dove i cittadini cristiani ancora oggi non hanno
senso dello Stato. Anzi, lo odiano.
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