martedì 15 aprile 2014

Frammenti del Tutto

Il pezzo di legno che troviamo un giorno sulla spiaggia è stato portato fin lì dal mare. Chissà quante correnti, quante onde e quanti venti ha dovuto affrontare; tutti lo hanno sospinto fin sull’arenile e lo hanno modellato. Possiamo quindi dire che una gran quantità di elementi e di forze lo hanno plasmato e condotto fino a quel punto. In tal senso, è il prodotto di un numero incalcolabile di fattori. La sua presenza lì è il risultato di un insieme di eventi che non possiamo scoprire tutti; sappiamo soltanto che tutti hanno contribuito a farlo essere quello che è.
Possiamo solo capire che è stata l’ultima mareggiata a portarlo sulla spiaggia, ma non possiamo ricostruire l’intera sua storia. Sappiamo soltanto che si è staccato da qualche albero e che è arrivato in mare attraverso qualche fiume, chissà quando, chissà dove. Ma anche se riuscissimo a ritrovare l’albero, non sappiamo perché l’albero è cresciuto lì e perché se ne è staccato un pezzo. Quali eventi lo avranno fatto precipitare in acqua, finire in mare e giungere fino a lì?
        E poi l’albero, a sua volta, non è nato dal nulla, ma è stato posto in essere e formato da un insieme di circostanze che non possiamo ricostruire e che, in ultima analisi, sono il cielo e la terra. E il cielo e la terra, a loro volta, sono il risultato di forze cosmiche che li hanno determinati, che li hanno fatto essere quelli che sono. Dunque, quel pezzo di legno che raccogliamo sulla sabbia viene da molto lontano, nel tempo e nello spazio, e alla sua costituzione ha contribuito il cosmo intero. In ogni pezzo di legno c’è tutta la storia dell’universo. E così in ogni essere vivente, in ciascuno di noi.
Recentemente è stato scoperto che, certe paure e certi traumi, vengono trasmessi attraverso varie generazioni per mezzo di pezzetti di Rna che conservano le informazioni. Ma, certamente, questo vale anche per le esperienze positive e per tutti gli aspetti della nostra personalità. Anche noi insomma non nasciamo dal nulla, per un atto creativo di qualcuno, ma siamo i prodotti di una lunga storia, di una lunga evoluzione.
Ognuno di noi è il terminale di un complesso percorso di trasmissioni e di interdipendenze. Tutte le cose si trasformano, tutte nascono da qualcosa di preesistente. E tutte non finiscono qui il loro percorso.
Il pezzo di legno, infatti, potrà essere raccolto da qualcuno, potrà spezzarsi in altre parti, potrà essere utilizzato per una costruzione o per accendere un fuoco, potrà ritornare in mare, potrà diventare una scultura o potrà finire sbriciolato o sotterrato, tornando alla terra da cui era nato. Ma possiamo dire che sia finito, che non ci sia più?
No, possiamo solo dire che si è trasformato in qualcosa che non vediamo più, che ha assunto una forma non più riconoscibile ai nostri occhi. Ma, ai nostri occhi, sfuggiva anche quando era nel vento, nella pioggia, nella terra, nel cielo o in qualche particella dispersa nel mare magnum dell’universo.

 Siamo dunque frammenti del Tutto e, in quanto tali, microcosmi.

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