mercoledì 23 aprile 2014

La morte di Dio

Le religioni, con la loro pretesa di “rivelare”, sono il più grande tradimento della Trascendenza. In principio fu il Verbo?... come se la parola detta ed esplicitata una volta per tutte non fosse quanto di più lontano ci sia dal Divino, come se i comandamenti e i dogmi fissati una volta per tutte non fossero quanto di più lontano ci sia dalla Fonte di acqua sempre fresca, dall’origine di una viva, cangiante e molteplice Creatività.
La Parola detta una volta per tutte, escludendo e rimuovendo ogni altro significato, è la fine della Creatività, con il suo continuo cambiare e trascorrere, con la sua capacità di rinascita, di resurrezione e di fecondazione.
Il Dio rivelato è la fine del Divino, come apertura e novità. Non è la “buona novella”, ma la cattiva. In tal senso il mito cristiano è il mito della morte di Dio.

Guardiamoci dunque dalle religioni con il loro raggelante Dio che si rivela. Quello non è il Dio dei vivi, ma il Dio dei morti.

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