Le
religioni, con la loro pretesa di “rivelare”, sono il più grande tradimento
della Trascendenza. In principio fu il Verbo?... come se la parola detta ed
esplicitata una volta per tutte non fosse quanto di più lontano ci sia dal
Divino, come se i comandamenti e i dogmi fissati una volta per tutte non
fossero quanto di più lontano ci sia dalla Fonte di acqua sempre fresca, dall’origine
di una viva, cangiante e molteplice Creatività.
La
Parola detta una volta per tutte, escludendo e rimuovendo ogni altro
significato, è la fine della Creatività, con il suo continuo cambiare e trascorrere,
con la sua capacità di rinascita, di resurrezione e di fecondazione.
Il
Dio rivelato è la fine del Divino, come apertura e novità. Non è la “buona
novella”, ma la cattiva. In tal senso il mito cristiano è il mito della morte
di Dio.
Guardiamoci
dunque dalle religioni con il loro raggelante Dio che si rivela. Quello non è
il Dio dei vivi, ma il Dio dei morti.
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