giovedì 24 aprile 2014

L'attenzione di Dio

Dunque, in Val Camonica, un ragazzo di 21 anni è morto per il crollo di una gigantesca croce innalzata in onore di Papa Wojtyla.
Che sia un altro miracolo del Papa che vogliono far santo? Oppure è un miracolo che va sottratto a quelli necessari per essere dichiarati santi? Un non-miracolo?
Purtroppo, qualcuno crede ancora che Dio sia una specie di Padre protettore che si preoccupa dei suoi figli terreni e fonda religioni e Chiese, e fa miracoli. E quindi ad un’idea buffonesca della Divinità si aggiunge un’idea buffonesca della santità.
L’anima pagana del cristianesimo vive ancora di grandi opere: chiese, monumenti, statue, rituali faraonici e innumerevoli croci che deturpano ogni angolo del paese, ogni cima montana. Quasi tutte di cattivo gusto, ma accomunate da una convinzione: che più grande è l’opera più grande è il merito di chi la costruisce.
È un’idea antica quanto il mondo. Chi non capisce niente di Dio, chi non ha consapevolezza, chi è tenacemente materialista, chi non ha la minima spiritualità, crede di potersi ingraziare il Divino con opere concrete. Non si può comprare tutto con i soldi?
Bodhidharma, un maestro zen, fu interpellato un giorno dall’imperatore che aveva finanziato i monaci e i monasteri. I ricchi, infatti, credono sempre che basti pagare per garantirsi un buon posto nell’altro mondo o una rinascita favorevole.
“Che meriti ho acquisito?” domandò l’imperatore.
“Nessuno.”
“Ma che cos’è il sacro?”
“Un grande vuoto.”
“Allora, chi c’è qui, davanti a me?”

“Non lo so.”

1 commento:

  1. Vuoto, non essere: questo concetto ritorna in molte religioni e filosofie orientali e anche nel Taoismo è centrale. A noi spaventa un po', mette inquietudine perchè forse il nostro abito mentale è così impregnato di concetti come vita (uguale bene, contrapposta a morte, uguale male), materia, sostanza, oggetti, che ci sembra quasi privo di interesse e soprattutto di significato. Ed invece è l'esatto contrario.
    Sulle religioni, e su quella cattolica in particolare, vale sempre il discorso della medaglia a due facce: si saranno costituite su un imbroglio ma almeno l'arte ne ha beneficiato immensamente. E a dire il vero non è poco.
    Vittorio Brambilla

    RispondiElimina