sabato 4 gennaio 2014
L'India sacra
Ci sono persone che vanno in India alla ricerca di guru, i quali si limitano a spillare loro quattrini. Cercano l'India della spiritualità e trovano un paese materialista, superstizioso, con differenze sociali spaventose e fortemente arretrato sul piano dei diritti civili e del trattamento delle donne. È vero che ci sono stati grandi maestri, ma, per conoscere il loro pensiero, basta leggere qualche libro. A che serve andare in India?
La vera India della spiritualità è dentro di noi, nel nostro cuore e nella nostra mente. È lì che bisogna "andare", non in qualche luogo fisico.
"Più si va lontano, meno si conosce" diceva Lao-tzu.
Non andate in India, non andate a Gerusalemme, non andate a Roma, non andate a Lourdes, non andate alla Mecca... Se cercate la religione, Dio è dappertutto e soprattutto dentro di voi. Se cercate la spiritualità, lo spirito dove volete che sia... se non dentro di voi?
... E se siete cristiani...
E se siete cristiani, non andate a san Pietro e nelle altre chiese. Lì non c'è niente di più che nella vostra stanza. Volete che Dio abiti in qualche edificio? Non siate così ingenui! Quando viene un terremoto, le chiese sono le prime a crollare. Lì troverete una casta di preti che vuole spillarvi quattrini, come in ogni altra parte del mondo. Lì troverete qualcuno che vuole vendervi la sua idea di Dio e che vuole influenzare, per dominarvi meglio, la vostra mente. Ma siete voi che dovete farvi la vostra idea di Dio, la vostra esperienza di Dio. Non dovete prendere a prestito quella di altri.
Se siete cristiani, leggete le parole di Gesù nel Vangelo di Matteo (6, 6): "Quando preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega Dio in segreto". Vi risulta che nei Vangeli Gesù consigli di andare nelle chiese?
Ora, che cosa sono più importanti, le parole di Gesù o le parole dei preti e dei papi?
Imparate a pensare con la vostra testa: già questo è un atto spirituale.
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