"La Stampa" dell'8-1-2014 pubblica un articolo in cui si evidenzia che mezz'ora di meditazione al giorno aiuta combattere ansia e depressione. Ne riporto una parte: "Il dottor Madhav Goyal, professore presso la Divisione di Medicina Interna Generale della Facoltà di Medicina della Johns Hopkins University, ha potuto confermare attraverso i suoi studi che la meditazione offre sollievo all’ansia e i sintomi legati alla depressione alla stregua dei più tradizionali antidepressivi.
Durante la ricerca è stato valutato l’evolversi positivamente dei sintomi legati a queste problematiche, tra cui anche insonnia e fibromialgia e, in misura minore, anche vere e proprie malattie mentali.
Il team di ricerca ha esaminato, in particolare, gli effetti della 'meditazione di consapevolezza', o Mindfulness, una forma di meditazione molto semplice che si basa sulla concentrazione sul respiro e sulla consapevolezza dei propri pensieri.
Si inizia concentrandosi sul proprio respiro, dopo di che, quando mente e corpo cominciano a divagare, si focalizza per un po’ l’attenzione e si tenta di dare un nome al proprio pensiero, alla propria emozione, tentando di riconoscerla. Infine, si ritorna al respiro. E si continua così per diverso tempo fino a che la persona, con il tempo, non impara a mantenere costantemente l’attenzione sul respiro. Tutto ciò sembra essere molto utile anche per alleviare dolore e stress.
Per arrivare a determinate conclusioni sono stati revisionati 47 studi clinici condotti nel 2013 che coinvolgevano oltre 3.500 volontari affetti da depressione, stress, ansia, insonnia, malattie cardiache, dolori cronici e cancro.
Dai risultati è emerso che i partecipanti avevano mostrato miglioramenti in particolare in caso di ansia, depressione e dolori cronici in seguito a un programma di otto settimane basato su mezz’ora al giorno di meditazione Mindfulness.
Lo studio, pubblicato su Jama Internal Medicine, mette ancora una volta in evidenza come le pratiche antiche, in questo caso le più semplici, siano quelle da cui si possono trarre ottimi benefici."
In altri articoli apparsi sul "Venerdì" di Repubblica del 27-12-2013 (a cura di Giovanna Lodato) si dice che la meditazione allevia i dolori cronici grazie alla sua capacità "di focalizzare l'attenzione sulla parte del corpo interessata dal dolore, agendo così sulla sua percezione." Si aggiunge che questa pratica è di aiuto nell'abbassare l'ipertensione e che cambia addirittura la chimica del corpo. "Lo studio, pubblicato su 'Psychoneuroendocrinology' ha rilevato che in persone che praticano abitualmente la meditazione, dopo una sessione di otto ore, si assisteva appunto a un cambiamento nell'espressione di alcuni geni, con la conseguente modifica del metabolismo e la riduzione di molecole che producono stress e infiammazioni."
Naturalmente, la meditazione usata come terapia medica sottolinea il fatto che psiche e soma sono connessi. Purtroppo, vivere è comunque una forma di sofferenza. Non si tratta allora di curare questo o quel disturbo, ma quella particolare malattia generale che consiste nel male di vivere. Insomma, per una vera guarigione, bisogna spostarsi dal piano psico-somatico al piano spirituale.
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