Quando in meditazione si parla di mente, non ci si riferisce alla semplice mente razionale, né a qualche funzione specifica. Ma semplicemente al nostro essere consapevoli. La mente è ciò che siamo, in essenza.
Quando consigliamo di svuotare la mente, invitiamo ad oltrepassare l'orizzonte degli eventi fenomenici per situarci all'origine della Singolarità che proietta questo cosmo di ombre e di riflessi - una Singolarità che è sostanzialmente una coscienza.
Se mi metto davanti ad uno specchio, vedo un'immagine senza sostanza. Ma anche il corpo che produce quel riflesso è a sua volta un riflesso. All'origine non c'è niente di ciò che vedo e percepisco, ma una coscienza che proietta immagini che noi, poi, reifichiamo.
Non possiamo cogliere questa Mente originale se non ci svuotiamo di pensieri, di volizioni, di desideri e di attaccamenti, e se non rimane soltanto la consapevolezza della consapevolezza - uno stato di chiarezza privo di concetti.
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