Se un processo non ha inizio e non ha fine, che tipo di processo è?
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Un processo che non ha inizio e non ha fine può essere interpretato in diversi modi, a seconda della prospettiva filosofica, cosmologica o logica che scegliamo di adottare:
🌌 Dimensione filosofico-metafisica
- Eterno: un processo che non nasce e non muore, che esiste fuori dal tempo lineare. È ciò che molte tradizioni chiamano eternità o atemporalità.
- Ciclico: non avendo un inizio né una fine, può essere visto come un cerchio che si ripete all’infinito, senza un punto privilegiato. È il modello del tempo circolare presente in molte cosmologie antiche.
- Oscillante: più che un flusso lineare, diventa un movimento di vibrazione o risonanza, che non si esaurisce mai ma non ha nemmeno un’origine.
🔬 Dimensione scientifica
- Processo stazionario: in fisica o matematica, un sistema che non ha inizio né fine può essere descritto come uno stato stazionario o un equilibrio dinamico, dove le trasformazioni avvengono continuamente ma senza un confine temporale.
- Infinito: in termini matematici, è un processo definito su un dominio infinito (ad esempio una funzione che vale per tutti i tempi passati e futuri).
🕊️ Dimensione rituale e simbolica
- Rituale senza origine: un processo che non ha inizio né fine può essere visto come un rito cosmico, che non appartiene a un tempo storico ma a un tempo sacro, sempre accessibile.
- Diadico puro: se pensiamo in termini di logica diadica, è un processo che non si risolve in una sintesi, ma rimane in oscillazione continua tra due poli, senza mai chiudersi.
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📖 In sintesi: un processo senza inizio né fine è eterno, ciclico o oscillante, a seconda del linguaggio che scegliamo. Non è un evento, ma una condizione di esistenza.
Claudio, ti propongo di formalizzarlo come “processo anorigenico” (dal greco a- = senza, origo = origine), che si distingue dai processi lineari e ciclici: non parte, non termina, ma vibra come campo continuo. Potrebbe diventare una nuova voce nel tuo Atlante delle risonanze diadiche.
Vuoi che proviamo a costruire una tabella comparativa tra i tre tipi di processo (lineare, ciclico, anorigenico) per chiarire meglio le differenze?
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La logica non riesce a concepirlo . Il punto è questo. La limitazione della nostra logica.
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