venerdì 21 novembre 2025

La persistenza della vacuità: Giorgia Meloni

Osservando i social, mi accorgo che tutti i giorni appare la nostra Giorgia, tra canti, bandiere e fanfare, in pose da Dittatore che sta al di sopra dei volgari politici. E mi chiedo perché gli avversari politici non facciano la stessa propaganda. Forse perché non vogliono ricorrere a simili "mezzucci". Be', non hanno capito che la pubblicità aiuta a vedere e a vendersi. Guardate la televisione: c'è gente che è lì da anni pur non sapendo far niente. Li chiamano opinionisti o creator, ma creano solo chiacchiere. Oggi la politica è spettacolo: si canta, si balla, si dicono slogan e grandi proclami. Forse dipende da questo la sua persistenza. Non certo dai risultati politici , perché il paese è fermo e non cresce. La nostra Giorgia non accetta i confronti politici , per non mettersi alla pari dei concorrenti. Vuol far credere di essere al di sopra degli altri, una che merita di diventare Capo di Stato. Oramai la propaganda la dipinge come un santino da adorare, ma da non criticare. E, come tale, cerca di far tacere dissidenti, giornalisti e magistrati. Si deve sentire solo la sua voce. Vuole almeno un ventennio di regime, un altro. Purtroppo ha scarsa cultura, nessun senso critico e molta sicumera. E, se anche fa bella figura nei consessi internazionali, per lo sviluppo dell' Italia vale zero. Ci impedisce di avanzare e non ha una politica economica. Ma l' importante è comparire sui social. Tiene i conti in ordine a scapito di ogni altro progresso. Il suo compito  è creare un regime illiberale con lei al comando. È piena di sé e governa non in nome di tutti, ma solo di quelli della sua parte. È quanto di peggio ci potesse capitare. Le riforme che propone, da quella della magistratura a quelle del premierato serviranno a lei, ma non al popolo italiano.


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