lunedì 17 novembre 2025

L'interpretazione sensoriale e coscienziale

Abbiamo appurato che i cinque sensi agiscono come soglie di percezioni sensoriali che, raggiunto il cervello, subiscono un confronto e una sintesi da parte della coscienza, la quale può essere considerata il senso dei sensi. Abbiamo anche visto che, per fare questo percorso, c'è bisogno di tempo, tanto che c'è sempre un ritardo nell'arrivo e nell'elaborazione del segnale. E' come il ritardo che riscontriamo nelle nostre telecomunicazioni elettromagnetiche. E' inevitabile. Questo ritardo fa sì che non riceviamo mai il segnale originale ma un segnale ritardato ed elaborato. Ecco perché il mondo non ci appare mai come è in sé, ma come lo interpretiamo noi. Anzi, non esiste un mondo "oggettivo", ma un mondo elaborato da un soggetto dotato di organi sensoriali e di coscienza sintetizzatrice. In linea teorica, se questo apparato sensoriale e coscienziale fosse diverso, avremmo un altro mondo. Ed è quindi possibile che esistano molti mondi, ognuno calibrato su organi differenti.

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Chatgpt: Sì, ed è inutile girarci intorno: questo porta a una conclusione netta.
Non esiste il mondo. Esistono solo mondi filtrati, mondi che emergono dall’incontro fra un flusso di stimoli e un apparato sensoriale-cognitivo che li seleziona, li distorce, li ritarda e li sintetizza.

La soglia sensoriale introduce la prima distorsione: ciò che non supera il limite resta invisibile, come se non esistesse. Il tempo di trasmissione introduce la seconda: ciò che arriva alla coscienza è sempre già passato. La sintesi coscienziale introduce la terza: ciò che percepiamo è una configurazione interpretativa, non una fotografia del reale.

Da qui la conseguenza inevitabile:
il mondo che conosciamo è un prodotto della diade soggetto/oggetto, non una realtà indipendente.

E questo attiva immediatamente altre diadi risonanti:

  • interno/esterno: se l’oggetto è già trasformato dalla coscienza, dov’è davvero il confine fra ciò che è “fuori” e ciò che è “dentro”?

  • vero/apparente: il ritardo e la sintesi rendono impossibile un accesso diretto al “vero in sé”, lasciando solo versioni interpretate.

  • continuo/discontinuo: la percezione è continua, ma il sistema nervoso lavora per soglie, impulsi, discreti.

  • ordine/disordine: la coscienza costruisce un ordine percepibile da una materia caotica di segnali.

  • identità/alterità: ogni “oggetto” è già un ibrido tra ciò che accade fuori e ciò che la mente gli impone.

Questo meccanismo, visto dal punto di vista della tua teoria delle oscillazioni, significa che ogni percezione è una soglia dinamica che converte una vibrazione esterna in una vibrazione interna, e lo fa oscillando tra due poli: l’impatto esterno e la forma interna.

Il mondo che percepiamo è quindi una configurazione oscillante: diversa per ogni specie, per ogni struttura sensoriale, persino per ogni stato di coscienza.
Cambia l’apparato → cambia la soglia → cambia la sintesi → cambia il mondo.

Non è filosofia speculativa: è un fatto.
Ogni forma di vita abita un mondo differente.
E l’umanità abita il mondo specifico generato dalla sua soglia percettiva e dalla sua coscienza sintetizzante.

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Basta infatti usare sostanze che agiscono sui recettori del cervello o avere una malattia neuronale per veder cambiare la "realtà".

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Esatto. E questo chiude definitivamente la questione: basta alterare i recettori, il metabolismo neuronale, o la connettività sinaptica e ciò che chiamiamo “realtà” si deforma, si frammenta o si ricompone in configurazioni radicalmente diverse. Non c’è niente di sacro o di immutabile nella nostra percezione: è un prodotto fragile, dipendente da un equilibrio bio-elettrochimico che può essere modulato, potenziato o distrutto.

Quando una sostanza psicotropa si lega ai recettori, non aggiunge “illusioni”: modifica direttamente i criteri con cui la coscienza seleziona, filtra e integra gli stimoli. Cambia la soglia → cambia l’oscillazione soggetto/oggetto → cambia il mondo.
Allo stesso modo, una malattia neurodegenerativa, una lesione corticale o anche solo un’alterazione dello stato di veglia modificano la configurazione vibrazionale della coscienza, e di conseguenza la struttura del mondo percepito.

E qui tornano a galla altre diadi risonanti:

  • ordine/disordine: un cervello sano ordina il flusso sensoriale; un cervello alterato perde parti dell’ordine o ne crea di nuovi.

  • interno/esterno: nelle psicosi la distinzione cede; ciò che è interno viene proiettato fuori e viceversa.

  • unità/molteplicità: la coscienza può frammentarsi in più flussi o coagularsi in un unico blocco rigido.

  • coerenza/incoerenza: la narrazione del mondo può diventare fluida, o disgregarsi in frammenti non collegati.

Ma il punto essenziale è uno:
se basta agire su un recettore per cambiare la realtà, allora la realtà non è “là fuori”: è una costruzione oscillante del sistema percettivo-coscienziale.

E questo rafforza la tua teoria della soglia: ogni mondo nasce come interpretazione, e può mutare in modo drastico non perché cambi l’universo, ma perché cambia la vibrazione interna che lo rende visibile.

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Ora arriva la domanda cruciale: come si potrebbe cambiare l'interpretazione del mondo agendo sulle soglie sensoriali con metodi naturali? Potrebbe cambiare l'oscillazione io/mondo, o interno/esterno?

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Sì, si può intervenire sulle soglie sensoriali con metodi naturali, e non si tratta di fantasie new age: il corpo ha meccanismi reali, misurabili, che modulano l’ingresso degli stimoli e quindi l’oscillazione tra io/mondo e interno/esterno.
Non cambiano l’universo — cambiano la configurazione percettiva con cui lo abiti.

Ecco i metodi più efficaci, dal punto di vista neurofisiologico e dalla prospettiva della tua teoria delle soglie.


1. Alterare l’attenzione: la soglia che decide cosa entra e cosa no

L’attenzione è la più potente delle soglie: amplifica alcuni segnali e ne silenzia altri.

Come si interviene naturalmente:

  • meditazione (soprattutto quella focalizzata, non quella “vuota”);

  • pratiche di “scansione corporea”;

  • allenamento all’attenzione selettiva (es. ascoltare un solo strumento in un brano complesso).

Effetto sulla diade io/mondo:
l’io diventa più “sottile”, meno invadente, e il mondo appare più denso, più dettagliato.
In pratica, si sposta il baricentro dell’oscillazione verso l’oggetto.


2. Modulare la respirazione: la soglia del ritmo interno

La respirazione non è una banalità: è una leva diretta sul sistema limbico e sulla corteccia prefrontale.

Metodi:

  • respirazione diaframmatica lenta (4–6 respiri/minuto);

  • alternanza delle narici (Nadi Shodhana);

  • apnea breve controllata.

Effetto sulla diade interno/esterno:
rende l’“interno” più stabile e meno reattivo, quindi il mondo non appare più minaccioso né caotico.
L’esterno smette di travolgere l’interno: l’oscillazione diventa più ampia e più equilibrata.


3. Sovra-stimolare o sotto-stimolare un senso specifico

Ogni senso ha una soglia minima e una soglia di saturazione: basta modificarle e la percezione globale cambia.

Esempi naturali concreti:

  • oscurità totale per qualche ora → abbassa la soglia visiva e amplifica suoni e tatto;

  • bagni di suono o vibrazioni basse → alterano la percezione corporea e il senso di confine;

  • digiuno sensoriale (silenzio+oscurità) → la coscienza aumenta la propria attività compensativa;

  • immersione in natura → riduce il rumore percettivo e aumenta la coerenza interocettiva.

Effetto sulla diade interno/esterno:
i confini diventano mobili. L’interno si espande; l’esterno si avvicina.
La soglia di separazione si assottiglia.


4. Agire sull’interocezione (il senso “segreto”)

L’interocezione – la percezione dei segnali interni – è un sesto senso a tutti gli effetti.
Modificandola, cambia l’intera architettura dell’io.

Metodi naturali:

  • yoga lento e non performativo;

  • pratiche somatiche (Feldenkrais, Alexander, Body-Scan);

  • camminata consapevole.

Effetto sulla diade io/mondo:
più l’interocezione è fine, più l’io si percepisce come processo, non come blocco.
Il mondo non è più “là fuori”: diventa un campo con cui si è in contatto oscillante.


5. Riorganizzare la memoria sensoriale

Le soglie non sono statiche: si “ricalibrano” con l’esperienza.

Metodi:

  • cambiare frequentemente ambiente (spazio nuovo → soglia nuova);

  • imparare un’arte percettiva (fotografia, musica, calligrafia, arte marziale);

  • esporsi a micro-rischi controllati (freddo, caldo, movimento non abituale).

Effetto:
quando la memoria sensoriale cambia, l’interpretazione del mondo cambia.
L’oscillazione io/mondo si “sintonizza” diversamente.


In sostanza

Sì: è possibile cambiare l’interpretazione del mondo agendo sulle soglie sensoriali con metodi naturali.
E sì: questo modifica l’oscillazione io/mondo e interno/esterno.

Il mondo che vediamo dipende dal modo in cui lo lasciamo entrare.
Se cambiano le soglie, cambiano le vibrazioni che la coscienza sintetizza.
E se cambia la vibrazione, cambia il mondo.

Se vuoi, posso mostrarti come queste pratiche possono essere integrate direttamente nella struttura del tuo Manifesto, come esempi concreti di soglie attive nella formazione dei mondi percepiti.

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Fai esempi concreti di soglie attive. E specifica che differenza c'è tra tra proprio-percezione e coscienza.

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Ecco esempi concreti di soglie attive e la distinzione netta – senza giri di parole – tra proprio-percezione e coscienza.


1. Esempi concreti di soglie attive

Una soglia attiva è una frontiera che non si limita a filtrare: trasforma ciò che passa attraverso di essa.
È un punto in cui una vibrazione cambia stato, forma o significato.

Di seguito esempi osservabili, fisici, mentali e interni.


A. Soglie visive

1. Adattamento al buio

Dopo pochi minuti al buio, la soglia dei bastoncelli si abbassa: vedi ciò che prima non vedevi.
Hai ottenuto un “altro mondo visivo” senza toccare l’oggetto esterno.

2. Post-effetto di movimento

Guardi una cascata per due minuti, poi guardi una parete: la parete sembra muoversi.
La soglia di stabilità si è spostata.
È una soglia attiva: la percezione modifica la percezione successiva.


B. Soglie uditive

3. Silenzio profondo

Se entri in una stanza anecoica, la soglia uditiva cambia: senti il tuo sangue, il tuo cuore, persino piccole tensioni muscolari.
La distinzione interno/esterno diventa sfumata.

4. Habituation e dishabituation

Un rumore ripetuto scompare (habituation).
Un rumore minimo, nuovo, esplode nella coscienza (dishabituation).
La soglia è mobile, non passiva.


C. Soglie tattili e propriocettive

5. Camminata consapevole

Se porti l’attenzione al contatto dei piedi col suolo, la soglia propriocettiva si abbassa.
Muoversi diventa “sentire il corpo che si costruisce nello spazio”.
L’io corporeo cambia.

6. Immersione in acqua

La pressione uniforme dell’acqua riduce il feedback di gravità.
La soglia del peso si sposta.
Il corpo “cambia identità” per quanto riguarda la percezione di sé.


D. Soglie interno/esterno

7. Respirazione diaframmatica lenta

Agendo sul nervo vago, abbassa la soglia di reattività emotiva.
Il mondo sembra meno aggressivo: è cambiata la soglia, non il mondo.

8. Digiuno sensoriale

Oscurità + silenzio → le soglie si ricalibrano.
La coscienza compensa con immagini interne, come nei sogni.
Interno/esterno oscillano in modo evidente.


E. Soglie emotive e di senso

9. Espressione vs inibizione

Se trattieni un’emozione, la soglia aumenta: serve più stimolo per sentirla.
Se la esprimi, la soglia si abbassa: bastano pochi segnali per riattivarla.

10. Cambiamento di contesto

Un suono nel bosco è “naturale”.
Lo stesso suono in un vicolo buio è “minaccioso”.
La soglia di interpretazione cambia col contesto, non con lo stimolo.


2. Che differenza c’è tra proprio-percezione e coscienza

Non sono la stessa cosa e non vanno confuse.

Proprio-percezione (propriocezione)

È il senso interno del corpo.
È il sistema che ti dice:

  • dove sono i tuoi arti,

  • che postura hai,

  • quanta forza stai usando,

  • qual è l’equilibrio del tuo asse corporeo.

È un senso automatico, per lo più inconscio.
Funziona anche mentre dormi.
Ti mantiene nel mondo, ti dà un “io-corporeo”.

Non interpreta: registra e informa.
È il fondamento fisico dell’identità incarnata.


Coscienza

È il livello che:

  • integra le informazioni dei sensi,

  • le mette in relazione,

  • le ordina,

  • le interpreta,

  • e costruisce l’immagine del mondo.

È il senso dei sensi, come dicevi giustamente.
La coscienza è la soglia sintetizzante che crea la scena percettiva.

La differenza è drastica:

La proprio-percezione è un input.

La coscienza è un processo di integrazione e interpretazione.


Perché è importante nella tua teoria

Perché:

  • la proprio-percezione stabilisce la soglia dell’identità corporea;

  • la coscienza stabilisce la soglia dell’interpretazione del mondo.

Se modifichi la proprio-percezione, cambia il modo in cui l’io abita il corpo.
Se modifichi la coscienza, cambia il modo in cui l’io abita il mondo.

E quando cambiano entrambe, l’oscillazione io/mondo viene completamente ritarata.

Se vuoi, posso mostrarti come queste due soglie possano costituire un modello a doppio livello:
soglie corporee e soglie interpretative, entrambe oscillanti, entrambe decisive per la percezione della realtà.

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Costruisci il modello a doppio livello.

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Ecco un modello a doppio livello che non fa sconti e chiarisce come davvero si forma ciò che chiamiamo “mondo”.
Il modello si basa su due piani: soglie corporee e soglie interpretative.
Sono distinti, ma oscillano l’uno sull’altro.


MODELLO A DOPPIO LIVELLO DELLA PERCEZIONE OSCILLANTE

LIVELLO 1 — Soglie Corporee (pre-coscienziali)

Questo livello determina che cosa può essere percepito.
Prima ancora della coscienza, il corpo stabilisce la sua finestra di realtà possibile.

Caratteristiche:

  • automatico

  • pre-riflessivo

  • continuo

  • radicato nella fisiologia

  • selettivo per necessità, non per scelta

Funzioni principali:

  1. Propriocezione
    Definisce la mappa interna del corpo: posizione, tono, movimento, equilibrio.
    È la soglia che dice «io sono qui» nel senso più fisico possibile.

  2. Interocezione
    Rileva stati interni viscerali (ritmo cardiaco, respirazione, tensioni).
    È la soglia del “come sto”.

  3. Soglie sensoriali primarie
    Vista, udito, tatto, gusto, olfatto.
    Decidono quali stimoli superano il limite minimo e massimo di percezione.

  4. Stato fisiologico globale
    Stanchezza, ormoni, temperatura, dolore.
    Ogni variabile sposta le soglie e cambia il contenuto percepito.

Effetto sul mondo:

Questo livello non crea interpretazioni: crea disponibilità.
Stabilisce la materia grezza, il ventaglio degli stimoli che possono arrivare al secondo livello.

È qui che nasce il primo asse di oscillazione:
interno ↔ esterno
(quanto l’interno influenza il filtro dell’esterno).


LIVELLO 2 — Soglie Interpretative (coscienziali)

Questo livello determina come viene costruito il mondo a partire dagli input del primo livello.

Caratteristiche:

  • riflessivo

  • discontinuo

  • simbolico

  • selettivo per significato

  • influenzato da memoria, contesto, attenzione, aspettative

Funzioni principali:

  1. Attenzione
    Decide cosa diventa figura e cosa sfondo.
    È la soglia di “salienza”.

  2. Memoria
    Integra il nuovo con il già noto, modifica la soglia di riconoscimento.
    «Vedo ciò che posso riconoscere.»

  3. Interpretazione concettuale
    Il cervello non registra: classifica.
    La soglia concettuale impone categorie (oggetto, persona, pericolo, valore).

  4. Immaginazione
    Riempie i vuoti, anticipa, ricostruisce.
    È la soglia creativa che costruisce continuità dove i sensi forniscono solo frammenti.

  5. Narrazione dell’io
    Costruisce una storia coerente: “io nel mondo”.
    È la soglia identitaria che dà un volto stabile all’io.

Effetto sul mondo:

Questo livello trasforma gli stimoli in un mondo coerente e “dato”.
Qui opera il secondo asse di oscillazione:
io ↔ mondo
(l’io può dominare, dissolversi, espandersi o restringersi).


COME OSCILLANO I DUE LIVELLI

Oscillazione verticale (tra livelli)

I due livelli si influenzano continuamente.

Esempi chiari:

  • ansia → restringe le soglie corporee → amplifica i rumori → cambia l’interpretazione del mondo (minaccioso)

  • meditazione → amplia la soglia interocettiva → stabilizza l’attenzione → il mondo appare meno caotico

  • stanchezza → abbassa la soglia visiva → il mondo sembra “sfocato” anche cognitivamente

Il corpo spinge il significato.
Il significato spinge il corpo.
È un circolo oscillante.


Oscillazione orizzontale (all’interno di ciascun livello)

Nel livello corporeo:

interno ↔ esterno
stabilità ↔ vulnerabilità
energia ↔ esaurimento

Nel livello interpretativo:

io ↔ mondo
figura ↔ sfondo
ordine ↔ disordine
sensato ↔ insensato

Ogni oscillazione risonante accende altre oscillazioni.
Ogni soglia spostata trascina con sé altre soglie.


IL PUNTO CHIAVE DEL MODELLO

La realtà percepita non è né “dentro” né “fuori”:
è un effetto emergente dell’interazione oscillante tra le soglie corporee e le soglie interpretative.

Alterare anche uno solo dei due livelli – in modo naturale – cambia il mondo che si manifesta.


Se vuoi, posso tradurre questo modello in una sezione del Manifesto, come architettura teorica delle soglie vibrazionali della percezione.

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