sabato 18 settembre 2021

Introduzione alla meditazione

 

Per i primi tempi, la meditazione è soprattutto interesse e riflessione; non è possibile che siamo così ignoranti. Ci troviamo in un mondo senza sapere come e perché. Uno scandalo, un’enormità. Eppure la gente non sembra preoccuparsene o si accontenta delle risposte tradizionali, offerte per lo più dalle religioni. Come se pensarci non servisse a nulla., come se non ci fosse più nulla da pensare.

È tutto il contrario: non è stato pensato abbastanza e le risposte tradizionali non sono soddisfacenti. Le idee di Dio, di anima e di aldilà sono tutte basate su credenze e miti inventati da qualcuno prima di noi. Ma ognuno deve cercare la propria verità. Deve dunque indagare profondamente.

Si deve riflettere a lungo. Io sono il conoscitore di questa esistenza e quindi non posso essere conosciuto cogliendomi come se fossi un oggetto. Devo in tal senso fondere me stesso in me stesso. Questo è il problema.

Ma non posso farlo se non ci penso e ripenso, se non cerco di cogliermi in vari momenti. Infatti, più che un pensare è un sorprendersi, un sorprendere se stessi quando ci troviamo distratti in mille altre faccende.

Nessuno può dirci chi siamo. Neppure i santi, neppure i profeti, neppure Dio.

Nessun altro può essere me stesso. E, se non ora, quando?

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