Le
donne non devono fare i ministri, dicono i talebani, ma stare a casa a fare
figli. Le donne non devono studiare, le donne non devono andare al lavoro, le
donne non devono mostrare il loro corpo… è oscurantismo della peggior specie. Ma
queste sono in origine le idee di tutte le religioni. Leggete i giudizi sulle
donne dei Padri della Chiesa. La donna è un essere inferiore, un maschio mal
riuscito, un errore della natura… diceva san Tommaso d’Aquino.
Fino
a poco tempo fa queste idee erano diffuse anche da noi, sostenute dai preti e
dai loro seguaci. Noi europei, però, siamo riusciti a separare la religione
dallo Stato. Resta il fatto che laddove Stato e Religione coincidono, si
formano regimi spaventosi.
In
Italia, dove la separazione tra Stato e Chiesa è ancora labile, si è discusso
fino a poco tempo fa se era possibile “non mettere” il crocefisso nella scuole
e in altri luoghi pubblici. Oggi, con la sentenza della Corte di Cassazione,
ambigua e cerchiobottista quanto mai, si dice che è possibile appenderlo se c’è
un accordo fra tutti gli interessati e che è anche possibile aggiungere simboli
delle altre religioni. Ohibò.
Perciò
io potrei piazzare una statua del Buddha sulla cattedra o scrivere sul muro i
versetti del Corano. Ma è questo che vogliamo? E se ci sarà una classe a
prevalenza musulmana?
Non
era meglio fare come i francesi decidendo che tutti i simboli religiosi vanno
eliminati dalle scuole statali?
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