lunedì 5 luglio 2021

Un mondo feroce

 

Di solito sottolineo la particolare ferocia della vita e l’indifferenza verso le sorti individuali per mettere in evidenza l’infondatezza dei credenti che il cosmo corrisponda a un disegno intelligente e compassionevole. Non è così – abbiamo spesso l’impressione che tutto accada casualmente e grossolanamente, con violenza. Vediamo in azione leggi troppo spietate per pensare a un Creatore amorevole.

Non solo negli uomini ma in tutta la natura assistiamo a una continua lotta tra predatori e predati, tra carnefici e vittime. Anche il desiderio di dominare e di essere superiori è presente sia nella società umana sia in quella animale e vegetale. Forse anche tra pianeti, stelle, galassie e buchi neri esiste questa competizione. Tutti lottano per sopravvivere e per primeggiare, tutti combattono per sconfiggere gli altri esseri viventi e divorare gli avversari: I forti e i violenti prosperano e i deboli vengono sacrificati.

Se ci fosse un Creatore, sarebbe una specie di guerrafondaio, il macellaio cosmico.

Ecco perché dobbiamo scartare l’ipotesi del Dio caritatevole. Più che altro sarebbe un Dio della guerra e del conflitto in tutte le sue forme.

Ma allora da dove vien fuori questo universo?

Viene non da un progetto “razionale”, da una causa trascendente e benevola, ma da un caos magmatico che ha avuto anche la capacità di produrre autoconsapevolezza… E qui la situazione cambia.

È davvero reale tutto ciò che vediamo o il frutto di illazioni, ragionamenti e idee non verificabili? L’universo che ci sembra di sperimentare non è un dato di fatto, ma una specie di sogno, di enorme illusione cosmica, di gioco. Tutto dipende dalla nostra stessa consapevolezza.

Di niente siamo sicuri, nemmeno di essere vivi. Forse non siamo veramente nati né quindi moriremo. Siamo vittime di un colossale abbaglio. Sogniamo, fantastichiamo e, avendo poca immaginazione, proiettiamo questo orribile mondo. Solo una mente come la nostra può concepire un sogno così brutto.

 

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