giovedì 8 luglio 2021

Perdite insanabili

 

Quando ci muore una persona cara, ci mettiamo a piangere perché ci viene a mancare un supporto. Ma è chiaro che piangiamo su di noi che restiamo sempre più soli.

Quanto a colui che è morto, dovremmo esserne felici, dato che si è liberato di un peso enorme.

E che mondo è quello che condanna a morte tutti lasciando vivi i superstiti a soffrire? Sadismo?

Conosco una donna novantenne cui è morto prima un figlio, poi il secondo, e infine il marito. È rimasta sola con un gatto, che sta morendo anche lui. Quanto deve soffrire ancora?

C'è un limite alla sofferenza?

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