Quando ci muore una persona cara, ci mettiamo a
piangere perché ci viene a mancare un supporto. Ma è chiaro che piangiamo su di
noi che restiamo sempre più soli.
Quanto a colui che è morto, dovremmo esserne felici, dato
che si è liberato di un peso enorme.
E che mondo è quello che condanna a morte tutti
lasciando vivi i superstiti a soffrire? Sadismo?
Conosco una donna novantenne cui è morto prima un
figlio, poi il secondo, e infine il marito. È rimasta sola con un gatto, che
sta morendo anche lui. Quanto deve soffrire ancora?
C'è un limite alla sofferenza?
Nessun commento:
Posta un commento