venerdì 30 luglio 2021

Espandere la coscienza

 

Molti uomini credono che esista un Creatore e Signore del mondo, un Essere da adorare e a cui chiedere aiuto. Ma, se fosse così, sarebbe possibile instaurare un dialogo – basterebbe pregare perché le cose ci vadano bene o perché ci venga tolto il male. Purtroppo le cose non vanno così: spesso non arriva nessuna risposta. Ed è impossibile dialogare con questo fantomatico Interlocutore divino. Quindi ci viene il fondato dubbio che non esista.

Se però scopriamo che Dio è pura coscienza infinita e che una sua parte è la nostra stessa coscienza, il problema di pregare non si pone più. Non dobbiamo pregare questo presunto Signore cosmico, ma dobbiamo dilatare la nostra stessa coscienza in modo da avvicinarla a quella universale.

Se la coscienza infinita ha “creato” il mondo semplicemente essendone consapevole, la parte di essa che è in noi può cambiarlo. Non con una preghiera, ma espandendo se stessa.

Certo, espandere la coscienza non è facile, perché dobbiamo trascendere i limiti che ci siamo imposti, sbarazzandoci dei tanti concetti e delle tante false convinzioni (fra cui quella di essere degli individui separati) che ci hanno ristretto in una coscienza personale così piccola e impotente.

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