La coscienza individuale è destinata comunque a
svanire. Noi invece faremmo qualunque cosa per preservarla e speriamo di avere altre
vite o esistenze ultraterrene. Tutto sbagliato. Abbiamo scambiato la nostra
coscienza, che è una spaccatura, una divisione, per il vertice e lo scopo della
nostra vita. Invece è il contrario. La nostra vera realtà c’era prima, prima
della spaccatura, e in effetti c’è sempre, anche adesso.
La spaccatura non porta altro che infelicità. Perché
essere così attaccati ad essa?
Se fossimo intelligenti dovremmo far di tutto per
abbandonare i falsi attaccamenti e le false identificazioni individuali.
L’esistenza non ci aggiunge assolutamente nulla: è
come un barocchismo inutile, distruttivo della pura forma originale. Non dobbiamo acquisire
nulla. Abbiamo già tutto,siamo già il tutto.
La coscienza non è che la sensazione della presenza a
se stessi. Ma questa sensazione, aggiungendo qualcosa di irreale, cancella l’unità.
Perché il nostro Sé originale non ne ha bisogno.
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