“Io sono la via” dice il Cristo. “Io sono colui che
indica la via” afferma il Buddha. “Ma ognuno deve cercarla da solo”.
Così tutti cercano la via, e indagano dappertutto. La cercano
nelle chiese. La cercano presso qualcuno. La cercano lontano, davanti e dietro
di sé. Scrutano l’orizzonte… Dove sta mai questa via?
Non lontano, non davanti, non a destra, non a
sinistra, non in alto, non in basso… È proprio là dove siamo.
Però anziché cercare un percorso, un sentiero, un
strada, dobbiamo trovare la via da cui siamo venuti. Certo siamo venuti dall’utero
di nostra madre e dalle ghiandole di nostro padre, Ma, prima ancora, dove
eravamo? Nei loro predecessori. D’accordo. Ma prima ancora?
Compiendo il percorso a ritroso, ritorniamo all’origine,
là da cui tutto era partito. La coscienza, la sensazione “io sono”…
Questa è meditazione – chiedersi “chi sono io?”
cercando di percepirlo, di sentirlo.
Quanto alle religioni, con i loro rituali, le loro preghiere,
i loro sacrifici, le loro genuflessioni, le loro prostazioni… sono lontane
mille miglia dalla via.
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