venerdì 23 luglio 2021

La santa economia

 

Il mondo è strano. In questi tempi di pandemia, ci sono certi uomini politici che preferiscono far sopravvivere l’economia anziché far sopravvivere la popolazione. In effetti fanno gli interessi dei ricchi che si salvano comunque con i loro medici e le loro ville faraoniche.

L’economia, i soldi, sono la cosa più importante in questo mondo, perché la ricchezza ti fa ottenere qualunque cosa tu possa desiderare (tranne la verità). In tal senso sono il Dio di questo mondo: Gesù che lo aveva capito diceva che non si possono servire due padroni, Dio e Mammona (i soldi), perché se si serve l’uno si perde l’altro. Ma non aveva ancora conosciuto la Chiesa che avrebbe preso indebitamente il suo nome e che, pur parlando di Dio, insegue sempre la ricchezza attraverso oculati investimenti in immobili, banche, ecc.

D’altronde, le religioni hanno sempre inseguito il potere e la ricchezza, perché hanno sempre capito che senza queste due cose non di fa niente su questa Terra. Ma la mentalità economico-finanziaria è l’essenza stessa delle religioni, che vorrebbero applicare anche all’aldilà i concetti di profitti e perdite, guadagni, interessi, ecc. Secondo loro Dio è proprio una specie di Grande Banchiere che presta la vita e i talenti e poi li rivuole indietro con gli interessi. E, se non investi bene, sono guai dopo. Leggete la parabola evangelica dei talenti e vedrete ch si conclude con il manifesto del capitalismo: “A chi ha sarà dato e vivrà nell’abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha…”

No, il mondo non è strano: è esattamente il prodotto di un pensiero economico che permea ogni cosa e ogni individuo. E che naturalmente non ha niente a che fare con la verità. Uomini con questa mentalità non solo non possono salvare il mondo, ma neanche se stessi.

 

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