giovedì 1 luglio 2021

Il gran silenzio

 

Ad una certa età, scopri con raccapriccio che, di tutte le persone che hai conosciuto, sono più le morte che le vive. Allora ti rendi conto di che cos’è la vita: esistenze che appaiono e scompaiono l’una dietro l’altra, senza interruzione e senza eccezioni. Gioie e sofferenze, successi e fallimenti, nascite e morti… tutto viene vissuto, consumato ed è pronto per sparire. Per resistere a questa consapevolezza, ci raccontiamo favole su Iddii protettori, anime immortali e altre vite, chissà dove, chissà quando. Ma la realtà semplice è chiara: ogni cosa nasce per sopravvivere un determinato tempo, senza regole, senza certezze e senza sicurezze, e poi se ne va.

Che rimane di tutte queste esistenze? Ricordi nei vivi e poi più nulla. Anche quelli che hanno parlato di immortalità non ci sono più. La verità è che la vita è fatta proprio per durare un più o meno breve lasso di tempo e poi ritornare nella grande fornace.

Tutto sommato, l’unica cosa che sembra eterna è proprio questa fornace che prima forgia e poi brucia ogni cosa: il bene e il male, il bello e il brutto, gli amori e gli odi, le guerre e la pace, le vittorie e le sconfitte... Ciò che rimane è come un campo di battaglia dopo una guerra: dopo tanto strepito, un gran silenzio.

Che cos’è dunque la morte? Il gran riposo del divenire.

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