giovedì 13 agosto 2020

La nascita della coscienza

 

La coscienza è cosciente di tante cose, anche di se stessa. Ma non sa assolutamente da dove esce fuori. Ad un certo momento appare e diventa persistente per un certo periodo. Tutto lì. Quindi si può dire che la coscienza è apparsa senza averne coscienza.

Succede così quando ci si sveglia da un sonno profondo, senza sogni, e succede lo stesso nella vita, quando nasce nel bambino. In seguito, il suo prodotto è il mondo intero: tutto ciò che nasce è un atto della coscienza.

Ma, prima, non c’era. Perché non c’era?

Prima c’era l’Origine, l’Assoluto, che evidentemente non sa che farsene della coscienza. La coscienza, che a noi sembra indispensabile, in realtà è una degenerazione di uno stato che è al di là della coscienza.

Non fate l’errore di credere che all’origine ci sia una Supercoscienza. All’origine c’è un Non-coscienza, calma, eterna, che avvolge tutto. Poi, ad un certo punto, appaiono, per moto spontaneo, l’universo, la materia, la coscienza, la separazione, l’individualità, che sono belli ma effimeri.

Però non possiamo dire che questo cosmo sia superiore a ciò che lo precedeva, tant’è vero che è destinato a rifluire nel grande Alveo.

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