lunedì 17 agosto 2020

La lotta per la sopravvivenza

 

Tutti ci dicono che nella vita dobbiamo lottare, combattere, tener duro, resistere e andare avanti a qualunque costo. Sembra che l’esistenza sia una guerra - e purtroppo lo è. E c’è da chiedersi in che razza di mondo siamo capitati e se valga la pena, per vivere, di combattere tanto. Quale sadico Dio potrebbe aver creato un ambiente del genere? E perché noi lo veneriamo?

Colpisce vedere persone molto malate, magari distese in un letto, che lottano tanto per tirare avanti un’ora o un giorno in più del loro tormento.

Tutti gli esseri viventi hanno in comune questo destino: devono essere predatori e/o predati. Anche nelle nostre società, la situazione non cambia, ma la guerra si sposta in altri campi: nel denaro, nel potere, nella politica, negli affari, nello status sociale, nella sessualità, nei rapporti di coppia, nella famiglia e così via.

Nonostante le continue sofferenze, gli uomini sembrano amare la vita e credono che sia il prodotto di un Dio tutto bontà, amore e compassione – un errore clamoroso, un’illusione.

Dovremmo meditare su questo stato di cose, anziché sbattere continuamente la testa contro un muro, e renderci conto che l’esistenza non è un dono e che la nostra ricerca del piacere e della felicità ha l’immancabile conseguenza della sofferenza. Solo gli uomini e i popoli più evoluti incominciano a veder chiaro e a fare meno figli. Gli altri vanno avanti come muli senza consapevolezza.

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