Secoli, millenni di discussioni inutili sull’esistenza o meno di Dio. Ma un vero Dio – non quello delle religioni – non avrebbe neppure bisogno di esistere!
Un Dio che avesse bisogno di esistere,
sarebbe un misero Dio. Povero sant’Anselmo e povero Cartesio – non avevano
capito questo punto. Per loro, un Dio che avesse tutti gli attributi, non
poteva non avere quello dell’esistenza. Ma, così, lo diminuivano.
L’attributo dell’esistenza appartiene a
chi nasce e muore, non a chi dovrebbe essere eterno.
Di Dio, ossia dell’Origine, non si può
dire che esista e neppure che sia. Qui le parole, con le loro regole logiche,
non contano più niente.
Al di là delle parole, al di là della
mente, perfino al di là dell’essere e della coscienza duale. Dio non può sapere
di essere, pensate un po’.
“…dal quale recedono le parole, che non
è conseguibile mediante il pensiero…” dice la Taittiriya Upanisad.
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