martedì 4 agosto 2020

La comparsa della coscienza

Quando eri un bambino piccolo, all’improvviso o lentamente, è nata in te l’idea e la sensazione di essere – e di essere un individuo. Prima non sapevi di essere, eri un grumo di materia con una coscienza di tipo animale. Poi si è costituita la sensazione di avere un corpo preciso e di essere un io. Questa sensazione e questa convinzione ti accompagneranno tutta la vita, ma alla fine scompariranno. Morirà il corpo e morirà la coscienza.

Questo significa che esiste uno stato prima e dopo la vita in cui non c’è la consapevolezza di essere. Poiché in questo stato non c’è coscienza, non puoi dire in che cosa consista. Noi diciamo che è uno stato di non essere, ma non possiamo definirlo.

La stessa cosa succede quando dormi un sonno profondo senza sogni. Non puoi dire che cosa sia successo, sai soltanto che è uno stato che esiste e da cui entri e esci. Lì non c’è coscienza, ma è qualcosa di rilassante, riposante e calmo. A rigor di logica, dobbiamo dire che questo stato di non coscienza è a un livello più profondo dell’altro ed è quindi la natura più profonda di noi stessi.

La coscienza si erge in mezzo ad esso come un’isoletta in mezzo al mare.


Nessun commento:

Posta un commento