Quando eri un bambino piccolo, all’improvviso
o lentamente, è nata in te l’idea e la sensazione di essere – e di essere un
individuo. Prima non sapevi di essere, eri un grumo di materia con una
coscienza di tipo animale. Poi si è costituita la sensazione di avere un corpo preciso
e di essere un io. Questa sensazione e questa convinzione ti accompagneranno
tutta la vita, ma alla fine scompariranno. Morirà il corpo e morirà la
coscienza.
Questo significa che esiste uno stato
prima e dopo la vita in cui non c’è la consapevolezza di essere. Poiché in
questo stato non c’è coscienza, non puoi dire in che cosa consista. Noi diciamo
che è uno stato di non essere, ma non possiamo definirlo.
La stessa cosa succede quando dormi un
sonno profondo senza sogni. Non puoi dire che cosa sia successo, sai soltanto
che è uno stato che esiste e da cui entri e esci. Lì non c’è coscienza, ma è
qualcosa di rilassante, riposante e calmo. A rigor di logica, dobbiamo dire che
questo stato di non coscienza è a un livello più profondo dell’altro ed è
quindi la natura più profonda di noi stessi.
La coscienza si erge in mezzo ad esso
come un’isoletta in mezzo al mare.
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